Due lampi di raggi gamma hanno indicato la breve esistenza di stelle di neutroni superpesanti poi collassata in buco neri.

I due segnali in questione, rilevati negli anni 90′, sono stati trovati analizzando centinaia di lampi gamma corti osservati dai telescopi spaziali Neil Gehrels Swift Observatory, il Fermi Gamma-ray Space Telescope e il Compton Gamma Ray Observatory della NASA. I risultati dello studio sono stati presentati al 241° incontro dell’American Astronomical Society a Seattle.

La seguente animazione confronta i risultati di una simulazione con le misure effettuate dal Compton Gamma Ray Observatory l’11 luglio 1991. In particolare, un suono artificiale permette di percepire l’andamento della frequenza delle onde gravitazionali man mano che le due stelle di neutroni si avvicinano.

Lo studio ha stimato che tali corpi celesti hanno il 20% di massa in più rispetto a una delle stelle di neutroni più massicce conosciute (identificata come PSR J0740+6620) avente massa pari a quasi 2.1 volte quella del Sole.

Le stelle di neutroni superpesanti hanno anche quasi il doppio delle dimensioni di una tipica stella di neutroni e possono ruotare anche 78’000 volte al minuto, quasi il doppio della velocità di quella più veloce mai registrata (identificata come PSR J1748−2446ad): questa rapida rotazione consente loro di esistere solo per pochi decimi di secondo prima di collassare in un buco nero; un ritardo del genere, ma molto più lungo, si verificò in un evento simile di cui abbiamo parlato in un articolo precedente.

I cosiddetti lampi gamma corti si formano quando, per esempio, le stelle di neutroni di un sistema binario si scontrano tra loro formando un buco nero che emette, appunto, raggi gamma (lo spettro della radiazione elettromagnetica più energetico).

Tali lampi gamma in genere durano meno di due secondi, ma l’energia totale trasportata è paragonabile a quella emessa da tutte le stelle della nostra galassia nel corso di un anno. La fusione di questi corpi celesti, inoltre, genera anche onde gravitazionali.

Immagine in evidenza: rappresentazione artistica di due stelle di neutroni che si fondono. Credit: NASA’s Goddard Space Flight Center/CI Lab.

Fonte: NASA.

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