In mezzo a una collisione galattica, ci sono i due buchi neri supermassicci in rotta di collisione tra i più vicini mai osservati.

In un recente studio pubblicato sulla rivista Astrophysical Journal Letters, un gruppo di ricerca ha annunciato la scoperta di due buchi neri supermassicci in rotta di collisione. Con masse pari a 125 milioni e 200 milioni di volte quella solare, essi si trovano a circa 500 milioni di anni luce da noi, al centro di una coppia di galassie in fase di fusione, nota come UGC 4211.

Rapresentazione artistica della galassia in fase avanzata di formazione UGC 4211 e il sistema binario di buchi neri supermassicci al suo centro. Credit: ALMA ESO/NAOJ/NRAO; M. Weiss NRAO/AUI/NSF (CC BY 3.0).

La loro particolarità consiste nel fatto che, essendo separati tra loro ‘soltanto’ da circa 750 anni luce, sono i buchi neri più vicini tra loro mai osservati in più lunghezze d’onda. Un sistema binario di buchi neri ancora più vicini l’uno all’altro è già stato osservato, ma solo nello spettro radio.

A proposito di buchi neri, sai che è stato osservato un buco nero supermassiccio ‘ribaltare’ il suo campo magnetico?

La scoperta, infatti, è stata confermata effettuando misure in vari spettri con diversi telescopi: l’Osservatorio W. M. Keck alle Hawaii, il Very Large Telescope e l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array in Cile, e il telescopio spaziale Hubble.

Una tale fusione può apportare sufficiente materiale nei buchi neri da innescare violente esplosioni che modellano la formazione stellare e altri processi astrofisici che hanno luogo nelle galassie che ospitano i buchi neri stessi. Più questi ultimi si avvicinano, però, più diventa difficile distinguerli l’uno dall’altro.

In particolare, gli autori prevedono che i due corpi celesti si fonderanno completamente in un unico buco nero tra circa 200 milioni di anni.

Fonti: ApJ, Scientific American.

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