È uno degli avvenimenti più importanti, una sorta di spartiacque per cercare di capire come si sono evolute negli anni le teorie sugli alieni. Ecco l’incidente di Roswell, spiegato.

L’incidente di Roswell viene spesso associato ad un UFO-crash avvenuto nell’omonima città degli Stati Uniti il 2 luglio del 1947. In realtà dell’accaduto se ne cominciò a parlare l’8 luglio dello stesso anno, quando venne diffuso un comunicato in cui veniva menzionato per la prima volta un “disco volante”. La notizia finì immediatamente sul Roswell Daily Record e fece in poco tempo il giro dei giornali nazionali.

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La prima pagina del Roswell Daily Record, nel 1947. Credit: Wikipedia.

L’incidente di Roswell, spiegato

Ecco cosa accadde la mattina del 2 luglio 1947: un oggetto volante non identificato cadde in un ranch nei pressi di Roswell, New Mexico. L’incidente non causò danni, né feriti, ma divenne presto famoso perché molte persone si convinsero che i militari statunitensi avessero voluto nascondere un disco volante.

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Lo schianto era avvenuto su un terreno di proprietà di un certo William Ware Mac Brazel, che trovò lamiere, asticelle di legno e brandelli di lattice. Quando lo disse allo sceriffo, quest’ultimo fece un sopralluogo insieme a un militare, e insieme recuperarono alcuni dei pezzi caduti nel ranch. A questo si aggiunsero voci riguardo l’avvistamento di strani oggetti volanti discoidali. Questo costrinse l’esercito a correre ai ripari e il 9 luglio la versione del ritrovamento di un disco volante fu categoricamente smentita dal governo e dallo stesso esercito Usa.

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I rottami del veicolo vennero poi portati a Dallas e gli esperti identificarono l’oggetto come un pallone sonda. A quei tempi venivano usati dalle stazioni meteorologiche per rilevare velocità e direzione dei venti ad alta quota, ma questa versione non convinse mai del tutto l’opinione pubblica sulla vicenda. I giornali, nei giorni successivi, pubblicarono alcune foto dei rottami per dimostrare fossero di un pallone sonda. In pochi giorni si perse interesse per l’accaduto e non se ne parlò più fino agli anni Ottanta.

Il video dell’autopsia di un alieno trovato a Roswell

Dell’incidente di Roswell si tornò a parlare quando l’ufologo Stanton Friedman andò a Roswell per intervistare alcuni testimoni, che affermarono che la versione del pallone sonda fosse un falso per coprire la verità su quanto accaduto davvero. Friedman sosteneva che i rottami fossero in realtà di un’astronave dopo l’impatto con il suolo terrestre. Negli anni seguenti uscirono diverse interviste e libri su questa storia, fino a culminare, negli anni Novanta, con la pubblicazione di un filmato che mostrava l’autopsia di uno dei corpi alieni trovati all’interno dell’astronave dopo l’incidente di Roswell. In realtà si scoprì successivamente che fosse un falso messo in circolazione da un produttore inglese, Ray Santilli. Il video, che inizialmente fece scalpore, venne poi rinnegato dallo stesso Santilli, che dichiarò si trattasse di un falso.

Insomma, non sapremo mai del tutto quale verità si nasconda dietro l’incidente di Roswell. Ognuno ha la possibilità di farsi una propria idea, ma non c’è dubbio che fu la prima vera testimonianza di un qualcosa di “volante” e “non identificato” nei nostri cieli, che la storia non dimenticherà mai.

Riferimenti:

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