Come l’astronomo Niccolò Copernico, anche una intelligenza artificiale (IA) è arrivata da sola a sostenere il sistema eliocentrico.

Nel 2019, una rete neurale artificiale (un sistema di apprendimento automatico ispirato alla struttura del cervello) ha riscoperto che il Sole si trova al centro del Sistema Solare, basandosi sul movimento del Sole e di Marte osservati alla Terra.

Advertisement
Advertisement
Proprio come l’astronomo Niccolò Copernico, l’intelligenza artificiale ha realizzato che il Sole è al centro del Sistema Solare. Credit: NASA/JPL/SPL.

Le reti neurali convenzionali imparano a riconoscere qualsiasi cosa addestrandosi a scoprire caratteristiche generali su enormi quantità di dati. Ma piuttosto che riassumere tutte queste informazioni in poche regole facilmente interpretabili, come farebbe un fisico con una formula, le reti neurali organizzano ciò che hanno imparato in modi imprevedibili, ma soprattutto di difficili interpretazione.

Advertisement

In questo caso, però, i ricercatori hanno collegato due sottoreti, delle quali solo una impara dai dati, mentre l’altra utilizza la conoscenza acquisita dalla prima per fare nuove previsioni. Per testare l’apparato, hanno fornito dati simulati circa i movimenti del Sole e di Marte nel cielo terrestre.

Advertisement

Fino al XVI secolo, quando Niccolò Copernico dimostrò le orbite si spiegavano con formule molto più semplici ammettendo che i pianeti ruotano attorno al Sole, gli astronomi sostenevano che il nostro pianeta fosse al centro dell’Universo, spiegando come Marte ci girasse attorno seguendo i cosiddetti ‘epicicli’ (sarebbe un un’orbita circolare il cui centro si muove a sua volta lungo un cerchio più grande).

Advertisement

A proposito, ti sei mai chiesto se la Terra giri davvero attorno al Sole?

Analogamente, la rete neurale in questione ha anch’essa derivata le formule corrette che, interpretate dai ricercatori stessi, permettono di comprendere come i pianeti si muovono rispetto alla nostra stella. Il gruppo di ricerca, inoltre, si è detto intenzionato a sviluppare tecnologie di apprendimento automatico che potrebbero invece aiutare gli scienziati nell’ambito della meccanica quantistica.

Fonte: Nature.

Se il lavoro che stiamo facendo ti sembrerà utile, per te e per tutti, potrai anche decidere di esserne partecipe e di abbonarti a Passione Astronomia. Possiamo prometterti che con il tuo aiuto ci saranno sempre più contenuti per seguire e capire meglio l’universo.