Ecco la grande guida all’osservazione del cielo di Marzo. Visibilità di costellazioni, di pianeti e di tutti gli eventi celesti

Lasciato alle spalle il cielo del mese di febbraio ricco di nebulose e oggetti estesi da molti definito di transizione, si entra nel pieno del “mese delle galassie”. Questo mese avverrà l’inizio della primavera 2022 che sarà il 20 marzo, giornata in cui il periodo diurno sarà uguale a quello notturno poiché i raggi solari raggiungono la Terra in modo perpendicolare rispetto all’asse di rotazione terrestre. Durante l’equinozio di primavera 2022, così come quello d’autunno, i poli vengono raggiunti entrambi dai raggi del Sole in egual modo, la durata del giorno aumenterà di 1 ora e 25 minuti. Inoltre ricordiamo che tra sabato 26 e domenica 27 ci sarà il cambio tra ora solare ed ora legale, quindi si dovranno spostare le lancette un’ora in avanti. In questo mese il Sole si trova nella costellazione dell’Acquario e continuerà il suo percorso verso la costellazione dei Pesci.

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Sole
Posizione del Sole il 15 di Marzo ore 12:00. Credit: Heaven’s Above

Ora diamo uno sguardo generale al panorama celeste di questo mese

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Il cielo di Marzo in data 15 ore 00:00. Credit: Stellarium

Cominciando da Est troviamo la costellazione del Serpente, la Corona Boreale ed il Boote con la spettacolare Arturo(αBoo), a Nordest troviamo la costellazione del Ercole, del Drago, la Lira con la brillante Vega (αLyr) e verso la metà del mese anche il Cigno. A Nord il Cefeo e Cassiopea mentre a Nordovest invece il Perseo, l’Auriga ed il Toro. A Ovest Orione, i Gemelli ed il Cancro oramai sempre più bassi mentre a Sudovest troviamo il Cancro, il cane minore e l’Unicorno, tramonta definitivamente il Cane Maggiore. A Sud troviamo ben visibile nel cielo il Leone e poco più in basso il Cratere e l’Idra mentre a Sudest la Vergine torna con la già nota abbondanza di galassie al suo interno, comincia anche ad affacciarsi la costellazione della Bilancia. In questo mese vi segnalo l’ammasso globulare M5 tra la costellazione del Serpente e la Vergine, già risolvibile con un buon binocolo ma si osserva molto bene con piccoli telescopi, la sua elevata concentrazione di stelle assicura una visione molto interessante.

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Messier 5. Credit: Adam Block/Mount Lemmon SkyCenter/University of Arizona
Posizione di M5. Credit: Stellarium

Per i più arditi e con strumenti di generose dimensioni invece vi segnaliamo NGC 3344 una galassia a spirale detta anche Galassia a Fetta di Cipolla nella costellazione del Leone, distante da noi circa 20 milioni di anni luce e di dimensioni circa 40.000 anni luce si rivela la disposizione quasi perfettamente di faccia mostrano molti dettagli della sua struttura ed estensione soprattutto in cieli particolarmente bui.

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NGC 3344. Credit: Adam Block/Mount Lemmon SkyCenter/University of Arizona)
Posizione NGC 3344. Credit: Stellarium

Per chi voglia approcciarsi all’osservazione del cielo, consigliamo il libro di Daniele Gasparri, “Primo incontro con il cielo stellato“. Ecco il link.

Visibilità dei pianeti

Immagini: Apple Watch

Gli appassionati di osservazione e fotografia planetaria si mettano l’anima in pace: ci troviamo – come è evidente dall’immagine sopra – in una posizione orbitale completamente sfavorevole all’osservazione dei pianeti esterni. Il consiglio – quindi – è di sfruttare i mesi invernali per fare altro, magari i primi passi di fotografia deep-space visto che – per contro – è ben visibile la costellazione di Orione che “ospita” – fra altri oggetti interessanti – la nebulosa omonima.

Ricordiamo che il momento migliore per l’osservazione dei pianeti interni (Mercurio e Venere) coincide con la loro distanza (elongazione) massima dal Sole per ovvi motivi, mentre per i pianeti esterni il momento migliore è l’opposizione, ovvero quando si trovano allineati a Sole e Terra e dalla parte opposta di quest’ultima rispetto al Sole. In questa posizione infatti la distanza dalla terra è minima, l’illuminazione è massima e il pianeta rimane sopra l’orizzonte per tutta la notte.

Marte (mag.: +1.2, dimensione apparente: 4.9”) sarà visibile poco prima dell’alba in direzione sud-est, sorgendo un paio d’ora prima del Sole. La sua dimensione angolare e distanza dal sole tornano finalmente a crescere, fino alla prossima opposizione prevista l’8 Dicembre, quando – per confronto – la dimensione apparente raggiungerà i 17”. Per chi volesse fotografarlo, occorre quindi avere pazienza per un po’.

Marte. Credit: Massimiliano Veschini
https://www.astrobin.com/users/Viper/
Marte all’alba a metà mese. Credit: Sky Safari app, iOS

Giove (Mag.: -2.0, dimensione apparente: 33.1”) si troverà in congiunzione solare il 5 marzo, quando transiterà dalla parte opposta del sole divenendo visibile prima dell’alba. Osservarlo in queste condizioni è impossibile. A seguito della congiunzione solare, le dimensioni angolari di Giove torneranno a crescere fino all’opposizione prevista il 26 settembre. Di nuovo, occorre pazientare un po’.

Giove in congiunzione solare il 5 marzo. Credit: Sky Safari app, iOS
Giove con alcuni dei suoi satelliti. Credit: Francesco Cuccio
https://www.instagram.com/francesco_cuccio_astronomy/

Saturno (Mag.: +0.8, dimensione apparente: 15.5”) è recentemente uscito dalla congiunzione solare  il 4 di Febbraio. Dal 5 in poi inizierà a essere visibile la mattina prima dell’alba e la sua dimensione angolare tornerà a crescere progressivamente fino all’opposizione della prossima estate. Di nuovo, occorre pazientare un po’.

Le stagioni di Saturno. Credit: Tom Ruen, source: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c6/Saturnoppositions.jpg

Dopo svariati anni simili, torna visibile il polo sud di Saturno.

Saturno con alcuni dei suoi satelliti. Credit: Francesco Cuccio
https://www.instagram.com/francesco_cuccio_astronomy/

Urano (Mag.: +5.8, dimensione apparente: 3.5”) in allontanamento rispetto all’opposizione avvenuta il 5 novembre scorso. Sorgerà intorno alle 8:30, raggiungerà elevazione massima (60° circa) intorno alle 15:30 per tramontare intorno alle 22:30, offrendo ancora qualche opportunità per l’osservazione di sera. Ricordiamo – in ogni caso – che non è comunque visibile a occhio nudo ed è quindi necessario un telescopio adeguato.

Urano. Credit: Massimiliano Veschini
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Urano al tramonto a metà mese. Credit: Sky Safari app, iOS

Nettuno (Mag.: +8.0, dimensione apparente: 2.2”) in congiunzione solare il 13 marzo. Impossibile osservarlo in questo periodo per via della vicinanza al sole. Anche Nettuno – in ogni caso – non è visibile a occhio nudo.

Nettuno. Credit: Massimiliano Veschini
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Nettuno in congiunzione solare a metà mese. Credit: Sky Safari app, iOS

Mercurio (Mag.: -0.4, dimensione apparente 5.2”) – a causa della sua vicinanza al sole – è sempre di difficile (e pericolosa) osservazione. Sarà possibile osservarlo poco prima dell’alba. L’elevazione – tuttavia – sarà bassa e l‘osservazione risulterà difficile.

Mercurio. Credit: Massimiliano Veschini
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Mercurio all’alba il 15 marzo. Credit: Sky Safari app, iOS

Venere (Mag.: -4.4, dimensione apparente: 26.2″) sempre molto luminoso, sarà visibile la mattina guardando verso nord-est prima dell’alba. A metà mese si presenterà con il 50% di illuminazione circa.

Venere. Credit: Massimiliano Veschini
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Venere all’alba a metà mese. Credit: Sky Safari app, iOS

Visibilità della Via Lattea

Marzo permette di osservare e fotografare la Via Lattea, seppur in maniera meno interessante rispetto all’estate. In questo mese infatti siamo ancora configurazione piuttosto invernale. Il nucleo non è quindi visibile sopra l’orizzonte in prima serata, ma durante la nottata sarà possibile osservarlo, avvicinandosi all’alba. La Via Lattea sarà visibile già dopo il crepuscolo in direzione Nord Ovest, e apparirà in cielo da subito con inclinazione praticamente verticale. Nel corso della notte si sposterà verso Nord, e contemporaneamente continuerà a tramontare. Come anticipato, negli ultimi giorni del mese il Nucleo sorgerà nelle ore prossime all’alba, sarà possibile quindi osservarlo, anche se in maniera ancora piuttosto fugace.

La Via Lattea. Credit: Stefano Maraggi

In base a queste caratteristiche è consigliata una composizione verticale e ritrarre l’intero arco galattico (visibile) in prima serata è complicato, quindi sconsigliato. Sarà invece abbastanza semplice farlo man mano ci si avvicinerà all’alba. Per una buona osservazione sappiamo bene quanto sia importante avere il cielo sgombro dalla Luna: le notti migliori sono come sempre quelle di Luna nuova, a partire dal giorno 2.

La Luna ed eventi astronomici

La Luna nuova cadrà il 2 Marzo alle 17:34. Il primo quarto ci sarà il 10 mentre avremo la Luna piena ci sarà il 18 Marzo alle 07:17: infine l’ultimo quarto cadrà il 25 Marzo. La Luna è ben osservabile già con un binocolo abbastanza economico e noi vi consigliamo questo: Celestron Up Close G2 10X50 Binocolo.

La Luna piena. Credit: Francesco Cuccio
Credit: Francesco Cuccio https://www.instagram.com/francesco_cuccio_astronomy/

L’8 Marzo il nostro Satellite si troverà vicinissima apparentemente all’ammasso stellare delle Pleiadi. Il 28 Marzo la Luna, Marte, Venere e Saturno formeranno un vero e proprio quadro ad est prima del sorgere del Sole, a sud – est (seguiranno guide). Buone osservazioni e cieli sereni.

Buone osservazioni e cieli sereni

Articolo redatto daFrancesco CuccioGiuseppe MarozzaPasquale D’AnnaStefano Maraggi