Gli scienziati dimostrano l’esistenza di una regione attorno ai buchi neri in cui la materia smette di orbitare e viene inghiottita da questi mostri cosmici. Ecco tutti i dettagli.

Un team internazionale di ricercatori ha dimostrato che Einstein aveva ragione sui buchi neri. Utilizzando i raggi X per testare la teoria della gravità di Einstein, hanno fornito la prima prova osservativa dell’esistenza di una “regione di immersione” attorno a questi mostri cosmici. Si tratta di un’area in cui la materia smette di orbitare attorno al buco e vi cade dentro. Inoltre, il team ha scoperto che questa regione esercita alcune delle forze gravitazionali più forti mai identificate nella nostra galassia.

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I dettagli dello studio

A differenza della teoria della gravità di Newton, la teoria di Einstein afferma che sufficientemente vicino a un buco nero è impossibile per le particelle seguire orbite circolari. Per Einstein queste “si tuffano” rapidamente verso il buco nero a una velocità prossima a quella della luce. Lo studio di Oxford ha valutato per la prima volta questa regione in modo approfondito, utilizzando i raggi X per ottenere una migliore comprensione della forza generata dai buchi neri.

I prossimi passi

Queste nuove scoperte fanno parte di un’ampia indagine sui misteri ancora aperti attorno ai buchi neri. Questo studio si è concentrato sui mostri cosmici più piccoli relativamente vicini alla Terra, utilizzando i dati dei telescopi Nuclear Spectroscopic Telescope Array (NuSTAR) e Neutron star Interior Composition Explorer (NICER) della NASA. Entro la fine dell’anno, un secondo team di Oxford spera di avvicinarsi alla registrazione dei primi video di buchi neri più grandi e distanti come parte di un’iniziativa europea.

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