La scoperta di questo superammasso prende il nome dal professor Jaan Einasto, un pioniere nel campo dei superammassi. Più dettagli nell’articolo

Il posto della nostra Terra nello spazio ci è ormai abbastanza familiare, con essa che orbita attorno a una stella di medie dimensioni che è il nostro Sole, il quale a sua volta orbita attorno al centro della nostra galassia, la Via Lattea. Da qui in poi però la storia è meno conosciuta. Approfondiamo l’argomento ”superammasso” nei prossimi paragrafi.

Via Lattea
Il nucleo della Via Lattea.
Credit: ESA/Gaia/DPAC, a cura di MIT News

Superammassi galattici, qualche numero

Sappiamo che la Via Lattea fa parte di una grande struttura chiamata Superammasso Laniakea, che ha un diametro di 250 milioni di anni luce! Stiamo parlando davvero di uno spazio incommensurabile che contiene almeno 100.000 galassie. Ci sono, e adesso lo sappiamo, superammassi più grandi: è il caso del superammasso di Einasto, scoperto di recente, che misura ben 360 milioni di anni luce di diametro e ospita 26 quadrilioni di stelle! E’ davvero difficile visualizzare queste dimensioni, provate però ad immaginare il Sole come una pallina da golf e l’intera massa collettiva del superammasso come il Monte Everest in confronto! Incredibile, no?

Il superammasso di galassie Einasto
Il superammasso di Einasto.
Credit: Shishir Sankhyayan

Cos’è un superammasso

Un superammasso è semplicemente un insieme di galassie legate dalla forza di gravità. La scoperta di quest’ultimo gigante prende il nome dal professor Jaan Einasto, che è stato un pioniere nel campo dei superammassi e ha festeggiato il suo 95° compleanno il 23 febbraio 2024. L’annuncio è arrivato da un gruppo di astronomi internazionali dell’Osservatorio di Tartu che ne hanno esaminati in tutto ben 662. Il loro lavoro ha anche rivelato alcune dinamiche interessanti che accadono all’interno di questi giganti cosmici. Ad esempio, hanno scoperto che le galassie al loro interno si stanno allontanando l’una dall’altra più lentamente rispetto all’espansione generale dell’universo. Ciò è dovuto all’attrazione gravitazionale del superammasso che agisce proprio come fosse un freno. Hanno anche scoperto che c’è una relazione tra la densità e le dimensioni di un superammasso: la prima diminuisce con il quadrato della seconda.

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