Uno studio condotto da alcuni astrofisici mette in discussione una delle scoperte più importanti sulla dinamica della Via Lattea: la precessione della deformazione del suo disco

La Via Lattea è una galassia a spirale, è costituita da un disco di stelle, gas e polvere in cui sono immersi i bracci a spirale. Inizialmente, si pensava che il disco fosse completamente piatto, ma da alcuni decenni sappiamo che la parte più esterna presenti distorsioni: in una direzione vanno verso l’alto e dall’altra verso il basso. Le stelle deformate, il gas e la polvere si trovano quindi su un piano diverso dalla grande parte centrale del disco, e l’asse perpendicolare ai nuovi piani definisce il loro asse di rotazione.

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Via Lattea
Credit: Gabriel Pérez Díaz, SMM (IAC)

La ricerca del 2020

Già una ricerca nel 2020 aveva annunciato il rilevamento della precessione della deformazione del disco della Via Lattea. La deformazione di questa regione più esterna della nostra galassia non è statica, ma piuttosto, come una trottola, anche l’orientamento del suo asse di rotazione cambia nel tempo. Ed è più veloce di quanto previsto dalle teorie: un ciclo ogni 600-700 milioni di anni, circa tre volte il tempo impiegato dal Sole per ruotare attorno al centro della Via Lattea. La precessione non è un fenomeno esclusivo della Via Lattea, ma accade anche al nostro pianeta: oltre al movimento rotatorio annuale della Terra attorno al Sole, l’asse terrestre precede e lo fa con una periodicità di circa 26.000 anni. Dunque la stella polare non è sempre stata vicina al polo nord celeste – 14.000 anni fa era vicino alla stella Vega e tra 12.000 anni tornerà ad esserlo!

Gli ultimi studi

Quest’ultimo studio ha preso in considerazione la variazione dell’ampiezza della deformazione con l’età delle stelle. Utilizzando la deformazione di vecchie stelle la precessione sembrerebbe essere più lenta di quanto si creda attualmente, addirittura potrebbe scomparire. Per arrivare a questo risultato, i ricercatori hanno utilizzato i dati della missione Gaia (ESA) analizzando le posizioni e le velocità di centinaia di milioni di stelle nel disco esterno. Negli studi precedenti non era stato preso in considerazione che la deformazione delle stelle che hanno poche decine di milioni di anni, come le Cefeidi, è molto maggiore della deformazione delle stelle visibili con la missione Gaia, che hanno miliardi di anni. Questo non significa che non preceda affatto, potrebbe, ma molto più lentamente, e probabilmente non saremo in grado di misurare con precisione questo movimento fino a quando non si avranno dati migliori. Di seguito ecco la video simulazione creata dagli scienziati:

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