Le Liridi sono un affascinante sciame meteorico attivo durante il mese di aprile. Scopriamo le ‘stelle cadenti’ di primavera

Ogni anno, ad aprile, il cielo notturno offre uno spettacolo affascinante: lo sciame meteorico delle Liridi. Nel 2025, questo evento sarà particolarmente interessante per gli appassionati di astronomia e per chiunque desideri ammirare le meteore di primavera.

Che cosa sono le Liridi?

Le Liridi sono uno sciame meteorico attivo ogni anno nella seconda metà di aprile. Prendono il nome dalla costellazione della Lira, punto del cielo da cui sembrano originare (il cosiddetto “radiante”). Tuttavia, le meteore sono frammenti lasciati dalla cometa Thatcher (C/1861 G1), scoperta nel 1861. Quando la Terra attraversa la scia di detriti che sono stati lasciati dalla cometa lungo il suo percorso, queste particelle entrano nell’atmosfera e si incendiano, producendo le classiche “stelle cadenti”. La cometa ha un’orbita di circa 415 anni e non tornerà nel Sistema Solare interno prima del 2276.

Liridi
Figura 1: Ogni anno, nel mese di aprile, la Terra attraversa una zona di spazio ricca di minuscoli detriti — composti da polvere e frammenti rocciosi — lasciati dalla cometa Thatcher lungo la sua orbita fortemente inclinata attorno al Sole. Grafica di: Peter Jenniskens e Ian Webster

Con una velocità vertiginosa di circa 166.000 km/h (46 km al secondo), queste minuscole particelle, che chiamiamo più comunemente “stelle cadenti”, spesso non più grandi di un granello di sabbia, entrano nell’atmosfera terrestre e si riscaldano rapidamente, disintegrandosi all’istante. Durante il loro passaggio in atmosfera, ionizzano le molecole d’aria, ovvero le eccitano elettricamente, generando le scie luminose che chiamiamo scientificamente “meteore”. La maggior parte di questi bagliori dura meno di un battito di ciglia, ma riesce comunque a stupirci e a strapparci un qualche desiderio da esprimere.

Quando e dove osservarle

Nel 2025, lo sciame delle Liridi sarà attivo dal 15 al 29 aprile, con il picco previsto nella notte tra il 21 e il 22 aprile. Durante il picco, si potranno osservare in media 10-20 meteore all’ora, con la possibilità di brevi raffiche più intense. Per una visione ottimale, è consigliabile osservare il cielo dopo la mezzanotte, lontano da fonti di inquinamento luminoso. Anche se lo ZHR medio non è elevato come quello delle Perseidi o delle Geminidi, le Liridi sorprendono per l’imprevedibilità: in passato si sono verificati “outburst” (aumenti improvvisi) con oltre 100 meteore all’ora. L’ultimo evento simile risale al 1982, ma nessuno esclude che possa accadere di nuovo.

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Figura 2: Punto radiante adiacente alla costellazione della Lira, individuabile trovando la luminosa stella Vega.

Consigli per la Fotografia

Per immortalare le Liridi, utilizza una fotocamera con impostazioni manuali, un treppiede stabile e un obiettivo grandangolare o a corta focale (es. 17 mm). Imposta un tempo di esposizione lungo (tra i 20 e 30 secondi) e una sensibilità ISO elevata (800-1600), portando al massimo l’apertura del diaframma.

Immagine di copertina credit NASA / Preston Dyches

Per saperne di più:

  • Consulta la sezione della NASA dedicata agli sciami meteorici