“C’è molto che non sappiamo”, disse il Pontefice durante un incontro con gli studenti di astronomia, “e non dovremmo mai temere di provare a imparare di più sull’Universo”.
Che rapporto aveva Papa Francesco con la scienza? Dovete sapere che nel 2018 il Pontefice ha incontrato i giovani astronomi della Specola Vaticana, uno dei più antichi osservatori al mondo. Tra l’altro proprio la Specola Vaticana negli anni Novanta fece costruire il Vatican Advanced Technology Telescope sul monte Graham, in Arizona, a oltre tremila metri di quota. Ma torniamo al compianto Papa Francesco. In occasione di quell’incontro, il Pontefice parlò dell’Universo e della Creazione. Ecco cosa disse agli astronomi.
Esseri insignificanti in un Universo in espansione

Nel corso del suo intervento Papa Francesco diede adito alla scienza degli enormi progressi apportati all’umanità negli ultimi secoli. Disse che “alla luce di tutto ciò che abbiamo scoperto come esseri umani, ci sentiamo piccoli e potremmo essere tentati di pensare di essere anche insignificanti”. “Ma – rassicurò il Pontefice – non c’è nulla di cui avere paura, perché già duemila anni fa, il Salmo 8 recita che ‘quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissato, che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo, perché te ne curi?'”.
“C’è molto che non sappiamo”
Il Papa ammise che “c’è ancora molto che non sappiamo” e che “bisognerebbe ammetterlo più spesso”. Nel suo intervento spiegò che “non dovremmo mai pensare di sapere tutto e allo stesso modo non dovremmo mai temere di provare a imparare di più”. Per il Papa, “il compito dello scienziato è di conoscere l’Universo, almeno in parte. Conoscere cosa sappiamo e cosa non sappiamo e come possiamo procedere per sapere di più”.
La Causa Prima di Tutto
Papa Francesco parlò di un terzo livello di conoscenza, quello che va oltre l’indagine empirica che ci offre la scienza. È la fede, quello che non sappiamo e che non riusciremo mai a conoscere come esseri umani. Per Francesco era “quel fondamentale metodo di conoscenza che si distingue dagli altri, ma non per questo che gli si contrappone”. “Attraverso di noi – proseguì Papa Francesco – l’Universo può diventare consapevole di se stesso e di Colui che ci ha creati: è il dono che ci è stato dato come esseri pensanti e razionali nel cosmo”.
Per saperne di più:
- Scopri di più sul Vatican Observatory.