La NASA ha dato il via libera alla sua missione Dragonfly verso Titano, la gigante luna di Saturno. Il velivolo di tipo drone dovrebbe arrivare sul satellite nel 2034

Siamo pronti a far spiccare il volo ad un altro veicolo spaziale su un altro corpo celeste, Titano, la meravigliosa luna di Saturno. Il riscontro positivo da parte della NASA consente alla missione di progredire verso il completamento del progetto, seguito dalla costruzione e dal collaudo dell’intero veicolo spaziale e degli strumenti scientifici.

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Ritardi nello sviluppo, perché?

All’inizio del 2023, la missione verso Titano ha superato con successo tutti i criteri della revisione preliminare del progetto. Contemporaneamente fu chiesto di sviluppare un budget e un calendario aggiornati per adattarsi all’attuale contesto finanziaro. Tale piano aggiornato è stato presentato e approvato lo scorso novembre, in attesa dell’esito del processo di bilancio per l’anno fiscale 2025. Fortunatamente, la missione è stata comunque autorizzata a procedere per garantire che tutto rimanesse nei tempi previsti. Con il rilascio della richiesta di budget per l’anno fiscale 2025 del presidente, Dragonfly è stata dunque confermata con un costo totale di 3,35 miliardi di dollari e una data di lancio prevista per luglio 2028. Questo però riflette un aumento dei costi di circa due volte il costo inizialmente proposto e un ritardo di oltre due anni rispetto a quando la missione è stata originariamente selezionata nel 2019.

Dragonfly
Rappresentazione artistica di Dragonfly Rotorcraft che vola sopra le dune di Titano, la luna di Saturno.
Credit: NASA/Johns Hopkins APL/Steve Gribben

Obbiettivi della missione Dragonfly Rotorcraft

Dragonfly è una missione scientifica spettacolare con un ampio interesse per la comunità. Il veicolo spaziale di tipo drone dovrebbe arrivare su Titano nel 2034. Essendo l’unico satellite del nostro sistema solare noto per essere ricoperto da una densa atmosfera e ospitare mari liquidi sulla sua superficie, Titano ha a lungo interessato gli scienziati che pensano che la luna assomigli alla Terra primordiale: ricca di metano. Ciò potrebbe fornire importanti indizi sulla genesi della vita. Fiumi di idrocarburi, combinati con la presenza di materiale organico potenzialmente in grado di sostenere la vita, rafforzano la tesi dell’abitabilità di Titano, che Dragonfly aiuterà a indagare. L’esplorazione di Titano spingerà i confini di ciò che possiamo fare con i velivoli ad ala rotante al di fuori della Terra.

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