Secondo gli scienziati anche gli esopianeti che orbitano attorno alle pulsar potrebbero avere aurore e potremmo perfino rilevarle.

Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad alcuni incredibili spettacoli di aurore, sulla Terra. Questo fenomeno è causato da particelle cariche provenienti dal Sole che attraversano lo spazio e interagiscono con i gas presenti nell’atmosfera. Ora i ricercatori ritengono che anche sugli esopianeti attorno alle pulsar potremmo trovare aurore, e potrebbero persino essere rilevabili.

I dettagli del nuovo studio sulle aurore

Credit: NASA

Le pulsar sono i resti di stelle supermassicce che hanno raggiunto la fine della loro vita. Durante la maggior parte della vita delle stelle, esse sintetizzano elementi sempre più pesanti nel loro nucleo, ma la forza verso l’esterno della pressione termonucleare bilancia la forza di gravità. Mentre la stella si evolve, alla fine la gravità vince, la stella collassa e l’onda d’urto la fa esplodere. Tutto ciò che rimane è un gigantesco neutrone in rapida rotazione che emette un impulso di radiazione e mentre ruota, il fascio di radiazioni si diffonde attraverso lo spazio. È ciò che chiamiamo pulsar.

Gli esopianeti attorno alle pulsar

I primi esopianeti scoperti furono trovati proprio attorno alle pulsar. Studiando gli impulsi di radiazione della stella ospite, gli astronomi hanno rilevato lievi irregolarità nel loro ritmo simile a un orologio. La causa? Pianeti in orbita attorno alla pulsar. In un nuovo articolo pubblicato il 7 dicembre da un team di scienziati svizzeri, si propone che gli esopianeti attorno alle pulsar potrebbero sperimentare l’aurora simulando il loro ambiente magnetico.

I risultati della ricerca

La conclusione è stata positiva. Dalle simulazioni il team ha dimostrato che le aurore dei pianeti attorno alle pulsar sono sicuramente osservabili con l’attuale tecnologia dei radiotelescopi. LOFAR (Low Frequency Array) o i futuri sviluppi di SKA (Square Kilometer Array) sono sicuramente in grado di avere una sensibilità minima rispettivamente di circa 0,1 mjy e 0,001 mjy. È anche possibile che qualsiasi aurora in quel sistema stellare possa essere rilevabile.

Riferimenti: Universe Today