Per giungere a questa conclusione, gli scienziati hanno studiato milioni di punti dati catturati da un rilevatore di raggi cosmici sulla Stazione Spaziale Internazionale.

Le particelle più energetiche dell’universo sembrano provenire dall’interno della Via Lattea. Si tratta dei cosiddetti raggi cosmici, costituiti da particelle subatomiche come protoni ed elettroni. Raggi cosmici ad altissima energia possono sprigionare facilmente decine di milioni di volte più energia di quella di qualsiasi acceleratore di particelle sulla Terra. Da dove provengono – e precisamente cosa li accelera per diventare tra i più veloci nell’universo – è ancora un mistero per gli scienziati. Questi fenomeni sono stati scoperti nel 1962. In passato, gli astronomi erano riusciti a fornire prove concrete del fatto che i raggi cosmici provenissero da fonti esterne alla Via Lattea. Ma ora, un nuovo studio suggerisce che abbiano origine anche all’interno della nostra galassia. In particolare dai cosiddetti resti di supernova.

L’origine dei misteriosi raggi cosmici

Credit: NASA

Grazie a un sofisticato telescopio montato all’esterno della Stazione Spaziale Internazionale, gli scienziati sono riusciti a scoprire questi raggi cosmici. Lo strumento dal 2015 è stato colpito da oltre 7 milioni di particelle ad altissima energia. Sappiamo che i raggi cosmici perdono rapidamente energia una volta emessi dalle loro fonti. Gli scienziati affermano che questi raggi captati dalla ISS sono una prova convincente del fatto che abbiano avuto origine da fonti vicine al nostro sistema solare.

Da dove provengono?

È possibile, dicono i ricercatori, che i raggi siano emersi da almeno tre dei 12 resti di supernova sparsi nel nostro sistema solare entro 3.000 anni luce da noi. Uno di questi potrebbe essere Vela, a poco più di 800 anni luce di distanza. È un residuo di una stella esplosa 11.000 anni fa, che sarebbe stata visibile come un lampo luminoso nel cielo anche durante il giorno. Questo residuo è anche associato alla pulsar Vela, una stella di neutroni in rapida rotazione che quest’anno ha battuto un altro record, rilasciando la radiazione con la più alta energia mai vista nel suo genere.

Riferimenti: UMBC