Gli scienziati hanno mappato la galassia nana del Sagittario per rivelare la forma della materia oscura che avvolge la Via Lattea

Gli scienziati hanno scoperto un lungo filamento di stelle a circa 70.000 anni luce dalla Via Lattea. Grazie alle mappe della galassia nana de il Sagittario, adesso hanno un quadro più preciso del misterioso alone di materia oscura che circonda la nostra Galassia. Osservato per la prima volta nel 1994, il Sagittario è uno dei compagni più vicini alla Via Lattea. Nel corso dei secoli, le forze gravitazionali hanno fatto disperdere le sue stelle in un flusso che ora circonda completamente la nostra galassia.

Advertisement
Banner Plus

I dettagli della scoperta

Credit: NASA

Nell’ultimo quarto di secolo, gli astronomi hanno cercato di utilizzare le mappe del Sagittario per calcolare la forma dell’alone di materia oscura della Via Lattea. Poi è arrivato il satellite Gaia dell’ESA. Due anni fa, la sonda ha iniziato a pubblicare le sue mappe delle stelle nella Via Lattea e di quelle circostanti. Con i dati, gli scienziati hanno potuto constatare che il flusso del Sagittario veniva strattonato indirettamente da un altro “attore gravitazionale”, la Grande Nube di Magellano.

Cosa è successo

Riavvolgendo l’orologio, i ricercatori hanno modellato le interazioni gravitazionali nell’arco di 3 miliardi di anni e hanno scoperto che sia la Grande Nube che il Sagittario si sono avvicinati alla Via Lattea non più tardi di 50 milioni di anni fa. La massa della Grande Nube di Magellano ha prima attirato la nostra Galassia, che ha poi indotto una forza che ha influenzato il Sagittario. Risolvere questo enigma ha reso più semplice utilizzare il flusso del Sagittario come scala di misurazione e dedurre la forma dell’alone di materia oscura della nostra galassia.

I risultati dello studio

I risultati del team suggeriscono che la distribuzione della materia oscura attorno alla Via Lattea sia più complessa di quanto ci si aspettasse in precedenza. Più vicino al disco della nostra Galassia, dove si prevede che la materia oscura sia più densa, l’alone assume la forma di una sfera schiacciata. Un po’ come una zucca, con la parte superiore rivolta verso l’esterno del piano galattico. Ma più lontano, a circa 65.000 anni luce dal centro galattico, la forma dell’alone cambia: la zucca si ribalta su un lato, in modo che il suo “gambo” sia allineato con il disco della galassia.

Fonte