Grazie al telescopio Gemini delle Hawaii, gli scienziati hanno scoperto la composizione chimica di WASP-76 b, che potrebbe aiutarci nella comprensione degli esopianeti giganti.

Un team internazionale di scienziati guidato da Stefan Pelletier, ha annunciato di aver effettuato uno studio dettagliato dell’esopianeta gigante WASP-76 b. Utilizzando lo strumento MAROON-X del Gemini-North Telescope, il team è stato in grado di identificare e misurare ben 11 elementi chimici che si trovano nell’atmosfera del pianeta.

Cosa sappiamo del pianeta WASP-76 b

WASP-76 b è un mondo strano. Raggiunge temperature estreme perché è molto vicino alla sua stella madre, distante 634 anni luce nella costellazione dei Pesci. È circa 12 volte più vicina di quanto Mercurio sia al Sole. L’esopianeta ha una massa simile a quella di Giove, ma è quasi sei volte più grande in termini di volume.

Dalla sua scoperta nel 2013, gli scienziati lo hanno studiato e identificato vari elementi nella sua atmosfera. In particolare, in uno studio pubblicato anche su Nature nel marzo 2020, un team aveva trovato tracce di ferro e ha ipotizzato che potrebbe esserci una pioggia di ferro fuso sul pianeta.

Pelletier ha utilizzato lo spettrografo ottico ad alta risoluzione MAROON-X montato sul telescopio Gemini-North delle Hawaii, per osservarlo più nel dettaglio. “Ci ha consentito di studiare la composizione chimica di WASP-76 b con dettagli senza precedenti” ha detto. Essendo così vicino alla sua stella, WASP-76 b ha una temperatura ben al di sopra dei 2000 °C. A questi livelli, molti elementi che normalmente si solidificherebbero qui sulla Terra (come il magnesio e il ferro), si trasformano in gas e si accumulano nell’alta atmosfera.

Riferimenti: Università di Montreal