Nello spettro visibile della radiazione elettromagnetica non vi sono tutti i colori che, nonostante ciò, la tua vista riesce a percepire.

Come sai, il colore altro non è che la percezione visiva della luce. Quest’ultima, in particolare, rappresenta solo lo spettro detto, appunto, “visibile” della radiazione elettromagnetica. In tale spettro, però, manca il colore porpora e non solo. Ecco, infatti, lo spettro visibile:

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Rappresentazione approssimativa di tutto lo spettro visibile.

Come vedi il porpora non ne fa parte. Puoi verificarlo tu stesso scomponendo la luce proveniente da varie sorgenti (come il Sole, una candela, una lampada a incandescenza e via dicendo) mediante un semplice prisma, formando una sorta di arcobaleno. Ma com’è possibile?

Nella figura sopra, la frequenza della luce diminuisce andando da sinistra verso destra (o, equivalentemente, la lunghezza d’onda aumenta, essendo quest’ultima una grandezza inversamente proporzionale alla frequenza); a ogni valore di essa facciamo corrispodere un colore. Come già osservato, però, a nessuna di quelle frequenze è associato il porpora.

Nota che sto parlando di luce cosiddetta monocromatica, ovvero radiazione ideale caratterizzata da una sola frequenza di oscillazione del proprio campo elettrico. Qesto tipo di luce, però, non esiste davvero: si estenderebbe all’infinito nel tempo e nello spazio – il che è fisicamente impossibile. Si ottiene, tuttavia, luce almeno approssimativamente monocromatica.

Tornano ai colori, sappiamo che l’occhio umano possiede tre tipi di fotorecettori dei colori stessi: uno più sensibile al rosso, uno al verde e uno al blu. L’andamento della sensibilità dei fotorecettori fa sì che si percepisca il porpora quando l’occhio viene raggiunto da, per esempio, una luce rossa e una viola allo stesso tempo. Ecco qui, infatti, la sensibilità normalizzata dei tre tipi di fotorecettori rispetto ai vari colori.

Grafico della sensibilità normalizzata dei fotorecettori – per i tipi di lunghezza d’onda corta (S), media (M) e lunga (L) – rispetto alla lunghezza d’onda misurata in nanometri. Questa rappresentazione è basata sui dati di Stockman, MacLeod e Johnson pubblicati su “Journal of the Optical Society of America” nel 1993. Credit: Vanessaezekowitz con licenza CC BY-SA 3.0.

Sfumando con il rosso l’estremo viola dello spettro visibile, difatti, compare proprio porpora. Per percepire questo colore, pertanto, necessiti di almeno due luci monocromatiche diverse simultaneamente: per noi, ‘non esiste’ luce (approssimativamente) monocromatica color porpora. In altre parole, il porpora non è un colore spettrale.

Credit (immagine in evidenza): NPS/Kait Thomas.

Fonti: Wiley, J. Opt. Soc. Am. A.

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