C’entrerebbe una deviazione verso Nord di alcune correnti provenienti dal Pacifico, ma la situazione in Canada e negli Stati Uniti Occidentali si fa sempre più preoccupante.

Nella città canadese di Lytton, nella giornata di martedì scorso, è stata registrata una temperatura massima di 49,6 °C. A Vancouver, durante il corso di questa settimana, i morti causati dalle temperature sono stati addirittura 25. Questi decessi si aggiungono ai 40 rilevati nei giorni scorsi e riguardano soprattutto anziani e soggetti a rischio. Il problema, c’è da dire, riguarda anche gli Stati Uniti Occidentali e in particolare lo Stato dell’Oregon e quello di Washington. Cerchiamo di capire meglio cosa sta succedendo.

L’ondata di caldo record che ha colpito il Nord America. Credit: The New York Times.

Da cosa è causata l’ondata di caldo record che ha colpito il Nord America

Negli Stati Uniti i decessi riconducibili al caldo, finora, sono stati una decina. Le città più colpite, secondo quanto riportato dalla maggior parte dei media statunitensi, sono Seattle e Portland, dove comunque in questo periodo in genere le temperature sono molto miti. Il presidente degli Stati Uniti Biden ha detto che questi eventi meteorologici estremi sono spesso riconducibili al riscaldamento globale e al cambiamento climatico. “Cosa dirà chi sosteneva che il riscaldamento globale non esiste perché frutto della nostra immaginazione?” ha chiesto ironicamente Biden rivolgendosi ai negazionisti del cambiamento climatico ed in particolare al suo predecessore, Donald Trump.

È sempre un azzardo collegare singoli eventi meteorologici all’andamento del clima. Fatto sta che alcuni ricercatori hanno affermato che questa nuova ondata climatica rispecchi previsioni formulate da studi e modelli climatici. D’altronde negli ultimi anni la temperatura del Pacifico è aumentata parecchio a causa dei cambiamenti climatici, in particolare per la minore capacità del pianeta di disperdere il calore a causa dei gas serra in aumento.

Una riproduzione di una formazione di alta pressione negli Stati Uniti. Credit: NOAA.

Cosa c’entrano le correnti a getto con l’aumento delle temperature

Secondo gli esperti, la famosa “cappa” di alta pressione che si forma al suolo e che si sposta verso l’alto, ostacolerebbe il passaggio di altre perturbazioni. Immaginate una montagna di aria calda sopra a una determinata regione. Il normale flusso delle correnti ventose verrebbe ostacolato. Nel caso del Nord America, le correnti “a getto” che provengono dal Pacifico sono state ostacolate proprio da questa immensa cappa di aria calda.

Negli ultimi decenni questi fenomeni sono raddoppiati. Basti pensare che l’estate scorsa, in California, la cappa di calore causò temperature altissime, mentre nel ’95 l’ondata di calore causò oltre 500 morti nella zona di Chicago.

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