Il capo progettista del programma spaziale cinese ha annunciato un piano ambizioso per lasciare le prime impronte cinesi sulla Luna entro il 2030.

“Entro il 2030 i cinesi potranno sicuramente mettere piede sulla Luna. Questo non è un problema”. Lo ha detto Weiren Wu, capo progettista del Programma cinese di esplorazione lunare (CLEP), che ha recentemente annunciato un piano ambizioso per lasciare le impronte cinesi sulla superficie lunare entro il 2030. Questo annuncio arriva meno di un anno dopo che CLEP ha ottenuto il permesso statale dalla Cina di iniziare la Fase 4: il programma consiste in quattro fasi di esplorazione lunare robotica, con le prime tre che hanno raggiunto un tasso di successo impeccabile.

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Cosa dobbiamo aspettarci dalla Cina

Credit: China Media Group

La Fase 1 consisteva in due missioni, il lancio dell’orbiter lunare Chang’e-1 nel 2007. La seconda era la Chang’e-2, lanciata nell’ottobre 2010, utilizzata anche per esplorare l’asteroide 4179 Toutatis nel 2012. La Fase 2 comprendeva tre missioni, la prima delle quali era la combinazione lander lunare e rover, Chang’e-3, partita nel 2013. La seconda missione è stata Queqiao-1, lanciata nel 2018 per fungere da satellite per le comunicazioni con Chang’e-4, lanciato nel dicembre 2018. Qui si è potuto utilizzare anche il rover Yutu-2 per esplorare il lato nascosto della Luna.

La fase 3 e 4

La Fase 3 consisteva in due missioni. Il volo di prova sperimentale, progettato per testare tecnologie di rendezvous e capsule necessarie per far tornare i campioni lunari sulla Terra, è stato realizzato con Chang’e-5 alla fine del 2020. La Fase 4 consisterà in quattro missioni. La prima delle quali sarà il satellite relè Queqiao-2, il cui lancio è previsto nel 2024 e agirà allo stesso modo del suo predecessore per le rimanenti missioni lunari della Fase 4, Chang’e-6, 7 e 8. Il lancio è previsto rispettivamente nel maggio 2024, 2026 e 2028. L’obiettivo finale è costruire un avamposto umano di ricerca sulla Luna entro il 2030 (nella foto è come dovrebbe venire).

Riferimenti: Universe Today