Dopo la missione Artemis III, che farà sbarcare le prime persone vicino al Polo Sud della Luna, gli astronauti di Artemis IV vivranno e lavoreranno nella prima stazione spaziale lunare dell’umanità.

La NASA sta sviluppando i sistemi fondamentali necessari per l’esplorazione a lungo termine della Luna, nell’ambito del programma Artemis. Dopo la missione Artemis III, che farà sbarcare le prime persone vicino al Polo Sud della Luna, gli astronauti di Artemis IV vivranno e lavoreranno nella prima stazione spaziale lunare dell’umanità, che ci permetterà di preparare al meglio le future missioni su Marte.

Come sarà il Gateway della NASA

Credit: NASA

Le missioni Artemis stanno accelerando il ritorno dell’uomo sulla Luna. Costruito grazie a collaborazioni internazionali e commerciali, il Gateway (questo il nome della stazione lunare) includerà porti di attracco per una varietà di veicoli spaziali, moduli in cui l’equipaggio potrà vivere, lavorare e prepararsi per le missioni sulla superficie lunare e strumenti per le indagini scientifiche per studiare l’eliofisica, la salute umana e le scienze della vita.

Un’opportunità senza precedenti

La costruzione del Gateway offre un’opportunità senza precedenti per studiare la superficie lunare. Sarà il punto di osservazione ideale anche per osservare il Sole e lo spazio profondo. Nel frattempo il Gateway sta prendendo forma sulla Terra e gli ingegneri stanno collegando i primi due moduli: il Power and Propulsion Element (PPE) e l’Habitation and Logistics Outpost (HALO), per il lancio a bordo di un Falcon Heavy di SpaceX. Diversi strumenti scientifici su HALO e PPE forniranno dati preziosi sulle radiazioni durante il transito e mentre il Gateway è in orbita lunare.

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