Il telescopio spaziale James Webb potrebbe aver scoperto l’esistenza di un’esoluna nascosta attorno a una stella mancata.

Utilizzando il telescopio spaziale James Webb, gli astronomi hanno scoperto delle emissioni di metano provenienti da una nana bruna, o “stella mancata”. La scoperta suggerisce che la nana bruna potrebbe possedere un’esoluna sconosciuta che le orbita intorno. È una scoperta sorprendente, perché non si prevede che questi mondi freddi e isolati (le nane brune) siano abbastanza calde da consentire al metano di emettere luce infrarossa.

I dettagli dello studio

credit: NASA

I risultati arrivano dopo che James Webb ha iniziato a studiare 12 nane brune. Gli scienziati pensano che queste stelle mancate possano generare aurore simili all’aurora boreale e all’aurora australe della Terra, così come a quelle viste su Giove e Saturno. La mancanza di una stella vicino a questa nana bruna solitaria può significare che le luci polari sopra di essa sono generate da una luna letteralmente nascosta.

Cosa sappiamo di questa nana bruna scoperta dal James Webb

Il team di ricerca ha studiato la nana bruna fredda dall’impronunciabile nome CWISEP J193518.59–154620.3 (W1935), situata a 47 anni luce dalla Terra. Sebbene la massa di W1935 sia da 6 a 35 volte quella di Giove, ha una temperatura superficiale di circa 204 gradi Celsius. È più o meno la temperatura alla quale cuoceresti i biscotti con gocce di cioccolato.

Perché esistono stelle mancate?

Le nane brune prendono il loro soprannome di “stelle mancate” perché, nonostante si siano formate direttamente da una nube di gas e polvere, non hanno massa sufficiente per innescare la fusione nucleare dell’idrogeno in elio nei loro nuclei. Questo è il processo che definisce cosa sia una stella, quindi le nane brune – che hanno masse maggiori dei pianeti più grandi ma più piccole della stella più piccola – tecnicamente “non riescono” a raggiungere questo status.

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