Il fenomeno della lente gravitazionale ha un fascino particolare, ma sapete come e perché si originano? Cerchiamo di capirne il funzionamento

Che cosa stiamo guardando quando osserviamo questa immagine? Una galassia molto lontana che si trova a 19,5 miliardi di anni luce dalla Terra o una galassia rossa luminosa – molto più vicina – che si trova all’incirca a 2,7 miliardi di anni luce di distanza? O addirittura una terza galassia che sembrerebbe essere piuttosto vicina alla seconda? La risposta, ebbene sì, è che stiamo osservando tutti e tre. Il fenomeno della lente gravitazionale si verifica quando la luce proveniente da un oggetto molto distante viene piegata attorno a un oggetto – intermedio tra il primo oggetto e l’osservatore – molto più massiccio. Questo è possibile perché lo spazio-tempo, il tessuto dell’Universo stesso, viene piegato dalla massa, e quindi lo è anche la luce che lo attraversa.

Lente gravitazionale
Insieme di galassie con al centro ben visibile un anello parziale di Einstein.
Credit: ESA/Hubble e NASA, H. Nayyeri, L. Marchetti, J. Lowenthal

Cos’è una lente gravitazionale

Questo particolare fenomeno diventa chiaramente osservabile quando si ha a che fare con curvature di luce su enormi scale astronomiche, per esempio, quando la luce emessa da una galassia viene piegata attorno a un’altra galassia o ammasso di galassie. Quando l’oggetto e l’oggetto ‘lente’ si allineano in questo modo, il risultato è la caratteristica forma ad anello. Al nostro occhio appare come un cerchio di luce completo o parziale attorno all’oggetto lente, a seconda di quanto sia preciso l’allineamento. L’anello – parziale – di Einstein in questa foto è di particolare interesse in quanto è stato identificato grazie a un progetto di citizen science – SPACE WARPS. Ebbene, sono stati proprio dei semplicissimi cittadini a scovarlo, grazie alle loro osservazioni.

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