Il Mars Express dell’ESA ha recentemente compiuto la 25.000esima orbita intorno a Marte e per l’occasione ha catturato un’altra spettacolare vista del Pianeta Rosso

Mars Express è arrivato su Marte alla fine del 2003 e ha completato la sua 25.000a orbita il 19 ottobre scorso. In questi 20 anni dal suo arrivo, l’orbiter ha completamente rivoluzionato la nostra comprensione del pianeta rosso. Un esempio è la mappatura dell’atmosfera: la più completa che abbiamo. Ha inoltre tracciato la storia dell’acqua sulla superficie di Marte, ha studiato le due piccole lune, Phobos e Deimos, con un dettaglio senza precedenti e ci ha infine restituito dei panorami mozzafiato del pianeta in tre dimensioni!

25.000 orbite, ben fatto Mars Express!

L’orbiter ci ha regalato, in occasione della 25.000esima orbita intorno a Marte, un ulteriore panorama mozzafiato ottenuto grazie alla High Resolution Stereo Camera (HRSC) presente a bordo. Nell’immagine sono visibili molti degli imponenti vulcani di Marte e la luna più grande del pianeta, Phobos. Si concentra sulla regione di Tharsis, che copre circa 1/4 della superficie del pianeta e ospita i famosi colossali vulcani di Marte, ad esempio Olimpo, Arsia, Pavonis, Ascraeus Mons, Jovis, Biblis e Ulysses Tholus. L’Olympus Mons è il più grande, con i suoi quasi 22 km di altezza – il Monte Everest qui sulla Tera raggiunge ”solo” 8,8 km.

Credit: ESA/DLR/FU Berlin

Non solo vulcani..

Per quanto affascinanti, i vulcani di Marte sono ben lungi dall’essere l’unica caratteristica interessante che si vede in quest’immagine. Mars Express ha anche catturato un visitatore inaspettato nella luna più grande di Marte, Phobos, la piccola macchia scura presente in basso a sinistra. Pensate che la luna si trova molto vicino a Marte per gli standard del Sistema Solare, infatti orbita a soli 6000 km dalla superficie del pianeta. Per dare un confronto, la nostra Luna si trova a circa 385.000 km di distanza dalla Terra. Sono ben visibili i meravigliosi canyon di Noctis Labyrinthus – visti più volte in precedenza da Mars Express – come ben visibile è anche la grande frana di Lycus Sulci appena a nord di Olympus Mons. Infine possiamo notare alcune affascinanti caratteristiche meteorologiche. Nella parte inferiore dell’inquadratura, irrompe una delicata sfumatura blu: sono nuvole. Le cosiddette ”Lee wave” si formano quando pile d’aria scorrono sopra un ostacolo presente sul terreno sottostante ricevendo un’esplosione di velocità nel processo. L’aria forma quindi una caratteristica ondulatoria sul lato riparato (sottovento) della cresta.

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