Quando i protagonisti di Interstellar atterrano sul pianeta ricoperto d’acqua, c’è un ticchettio nella colonna sonora che scandisce ogni giorno che passa sulla Terra. Ecco il video

Di “Interstellar” ci sentite parlare spesso nei nostri articoli. Il film del 2014 di Christopher Nolan ha fatto molto discutere, in questi anni, ma non c’è dubbio che abbia portato una ventata di novità nel panorama fantascientifico cinematografico. Una delle cose che è possibile apprezzare di più di questa pellicola è indubbiamente la riflessione del regista sul concetto di tempo e spazio. Una riflessione che si ripercuote anche sull’indimenticabile colonna sonora di Hans Zimmer.

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Il significato del tempo nel film

C’è una scena, in particolare, in cui viene fuori tutta l’originalità della pellicola, anche grazie all’aiuto che è stato dato dall’astrofisico e premio Nobel Kip Thorne al regista. Quando i protagonisti atterrano sul pianeta di Miller in Interstellar (quello interamente ricoperto d’acqua, per capirci) ci viene detto che ogni ora trascorsa su quel pianeta equivale a sette anni trascorsi sulla Terra. Fermiamoci un attimo qui. Il motivo di questo “slittamento temporale” riguarda la teoria della relatività di Einstein. Nella relatività generale, infatti, la metrica (le lunghezze spaziali e gli intervalli di tempo) varia in base alla posizione e al tempo. È per questo motivo che in prossimità di un buco nero, lo spazio-tempo viene deformato dalla gravità e lo scorrere del tempo rallenta, relativamente ad un osservatore lontano.

Interstellar
Credit: Paramount Pictures

Non ci staremo ora a soffermare sulla fisica del film Interstellar, quello che ci interessa è la musica. Sì, perché in quella scena di Interstellar c’è un ticchettio di fondo che simboleggia lo scorrere dei giorni sulla Terra. Abbiamo fatto anche noi i nostri calcoli e possiamo confermarvi che ogni 60 secondi del brano si sentono 48 ticchettii, motivo per cui l’intervallo fra un ticchettio e l’altro è di 1,25 secondi. Se in un’ora ci sono 3600 secondi e ce ne sono addirittura 221 milioni in 7 anni, 61400 sono i secondi che passano sulla Terra per ogni secondo passato su Miller. Se moltiplichiamo per l’intervallo fra ogni ticchettio otteniamo che ogni “tik” è un giorno terrestre. Di fronte al genio di Hans Zimmer c’è solo da alzare le mani…

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