Analizziamo questo fenomeno e le cause che determinano lo scintillio delle stelle che apprezziamo durante le notti di cieli sereni
Quando si osserva il cielo, capita spesso di assistere al particolare fenomeno della scintillazione. Le stelle, soprattutto le più luminose e basse sull’orizzonte, sembrano pulsare, a volte addirittura cambiano colori, passando dal blu, al rosso in pochi istanti. Questo curioso effetto, in realtà, non ha molto in comune con le stelle, la cui luminosità, se varia, non lo fa mai in modo così repentino e in intervalli di tempo così brevi.
L’atmosfera
Il responsabile unico è l’atmosfera terrestre. L’aria contenuta nei primi 15 chilometri di atmosfera è tutto fuorché calma. Il riscaldamento della superficie, la presenza di correnti, perturbazioni, venti, rendono l’aria in continuo movimento e mai omogenea. I rapidi moti di diverse masse d’aria producono un’azione di disturbo su tutte le immagini provenienti dallo spazio, in particolare sulla luce puntiforme delle stelle. L’effetto è del tutto simile alle distorsioni provocare dall’aria che sale da un termosifone o dall’asfalto nelle roventi giornate estive. In queste circostanze, l’aria, pur essendo gassosa, si comporta come se fosse un liquido, o meglio, un fluido. Quando una stella è bassa sull’orizzonte, la sua luce attraversa strati d’aria maggiori rispetto a un astro posto esattamente sulla nostra verticale, con il risultato che la sua luce viene disturbata in modo molto più evidente. Il disturbo introdotto sulle immagini dipende anche dal colore della luce, meglio, dalla sua lunghezza d’onda. La componente blu viene disturbata in modo diverso da quella rossa, ed è per questo motivo che una stella bassa sull’orizzonte, oltre a pulsare, sembra cambiare colore in modo imprevedibile.
Articolo scritto in collaborazione con Daniele Gasparri, immagine di copertina credit NASA, ESA, and T. Brown (STScI)