Una nuova missione chiamata BLIPSS punta a svelare i misteri dell’intelligenza extraterrestre nella nostra galassia.

Akshay Suresh è uno studente della Cornell University e sta guidando uno straordinario sforzo scientifico. Una missione rivoluzionaria che punta a scoprire segnali periodici provenienti dal nucleo della Via Lattea. Il progetto si chiama Breakthrough Listen Investigation for Periodic Spectral Signals (BLIPSS): questi schemi ripetitivi potrebbero essere la chiave per svelare i misteri dell’intelligenza extraterrestre nella nostra galassia. Ecco cosa hanno scoperto gli scienziati.

I dettagli del nuovo studio

BLIPSS è una collaborazione tra la Cornell University, l’Istituto SETI e la Breakthrough Listen. Dirigendo la loro attenzione verso la regione centrale della Via Lattea, con la sua fitta coltre di stelle e di esopianeti potenzialmente abitabili, il team di scienziati punta a scoprire le prove di tecnologia extraterrestre. Se una civiltà aliena volesse comunicare con altre civiltà attraverso la Via Lattea, il nucleo della galassia avrebbe tutto il potenziale per essere usato come un faro.

“Il nostro studio si basa sugli impulsi, il mezzo di comunicazione interstellare perfetto su grandi distanze» dicono gli autori del progetto. Il team ha iniziato testando il proprio algoritmo su pulsar conosciute, rilevando con successo le loro emissioni periodiche. Successivamente, hanno rivolto la loro attenzione ai dati osservati nel Centro Galattico. A differenza delle pulsar, che emettono segnali su un’ampia gamma di frequenze radio, BLIPSS ha ristretto la sua ricerca ai segnali ripetuti all’interno di una gamma di frequenze più ristretta, coprendo meno di un decimo della larghezza di una stazione radio terrestre.


In altre parole, gli scienziati stanno provando a combinare larghezze di banda strette con schemi periodici che potrebbero significare attività tecnologiche di civiltà intelligenti. Questa tecnica potrebbe consentire loro di identificare prove allettanti di forme di vita extraterrestri avanzate.

Riferimenti: Seti