Il rover della NASA ha immortalato un antico percorso fluviale sul Pianeta Rosso. Ecco la fantastica panoramica.

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Dopo aver attraversato un terreno sassoso, il rover Perseverance della NASA ha raggiunto quello che a tutti gli effetti era un antico fiume marziano. Perseverance è nelle fasi finali della sua quarta campagna scientifica alla ricerca di depositi di carbonato e olivina sul bordo del Cratere Jezero. Questa zona presenta ammassi rocciosi dalle tonalità chiare che dimostrano la presenza di un antico fiume. La NASA spera di raccogliere indizi preziosi sulla storia del Pianeta Rosso.

Un fiume antico miliardi di anni

Credit: NASA

Per arrivare, il rover ha attraversato una cresta lungo il canale del fiume Neretva Vallis, che miliardi di anni fa trasportava una gran quantità d’acqua che sfociava nel cratere Jezero. Su questo tipo di terreno, il rover è costretto a percorrere circa 30 metri alla volta. Ma man mano che le rocce diventavano più grandi, Perseverance era costretto a fermarsi per poi ripartire utilizzando i dati satellitari di navigazione.

Il Monte Washburn raggiunto da Perseverance

Credit: NASA

Con l’aiuto dei satelliti, Perseverance ha percorso i 200 metri fino alla prima sosta scientifica in un sol (il giorno marziano). L’obiettivo? Il Monte Washburn, una collina ricoperta di massi intriganti, alcuni di un tipo mai osservato prima su Marte. Tra queste rocce, ce n’era una che ha attirato l”attenzione della NASA. L’analisi effettuata dagli strumenti di Perseverance indica che queste rocce sono composte da minerali come pirosseno e feldspato. Alcuni scienziati ipotizzano che i minerali che compongono quest’area siano stati prodotti dal magma sotterraneo che ora si trova sul bordo del cratere. In ogni caso, queste rocce sono uniche nel loro genere e meritano ulteriori approfondimenti.

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