La Terra si è dimostrata unica nella capacità di ospitare la vita nell’universo finora (anche nella Via Lattea) portando a chiederci se siamo veramente soli. Forse non è così

Gli scienziati hanno calcolato che potrebbero esserci almeno 36 civiltà extraterrestri intelligenti attive e comunicanti nella nostra galassia, la Via Lattea. Tuttavia, a causa del tempo e della distanza, potremmo non sapere mai se esistono o se sono mai esistiti. Lo studio è stato pubblicato lunedì su The Astrophysical Journal. I calcoli si sono basati sull’equazione di Drake, scritta dall’astronomo e astrofisico Frank Drake nel 1961.

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Frank Drake e la sua famosa equazione

Le civiltà extraterrestri

Tutto si basa su quello che chiamano il Principio astrobiologico copernicano per stabilire limiti deboli e forti alla vita nella galassia. Queste equazioni includono la storia della formazione stellare nella nostra galassia e l’età delle stelle, il contenuto di metallo degli astri e la probabilità che ospitino pianeti simili alla Terra nelle loro zone abitabili. La zona abitabile è la giusta distanza da una stella, non troppo calda o troppo fredda, dove l’acqua liquida e la vita come la conosciamo potrebbero essere possibili sulla superficie di un pianeta. Sulla base dei loro calcoli utilizzando il limite astrobiologico copernicano, hanno stabilito che probabilmente ci sono 36 civiltà extraterrestri intelligenti attive e comunicanti in tutta la Via Lattea. Questo presuppone che la vita si formi nel modo in cui accade sulla Terra inoltre il contenuto di metallo delle stelle che ospitano questi pianeti deve essere simile a quello del nostro Sole. Un altro presupposto di queste potenziali civiltà è che stanno facendo conoscere la loro presenza in qualche modo tramite segnali.

Il problema delle comunicazioni

L’umanità sta producendo segnali come trasmissioni radio da satelliti e televisori da poco tempo. La nostra civiltà “tecnologica” ha circa cento anni. I ricercatori sono rimasti sorpresi dal fatto che il numero fosse così piccolo (36), ma non zero. Anche se questo studio ha esaminato solo la nostra galassia, la distanza è un fattore decisivo. I ricercatori hanno calcolato che la distanza media tra queste potenziali civiltà sarebbe pari a circa 17.000 anni luce. Rilevare quei segnali o inviare comunicazioni utilizzando la tecnologia attuale richiederebbe così tanto tempo che sarebbe quasi impossibile. Secondo le ipotesi più ottimistiche del caso Copernicano debole, ci sarebbero almeno 928 civiltà che comunicano oggi nella nostra galassia. Ciò richiederebbe solo circa 700 anni per effettuare un rilevamento.

Durata della vita di una civiltà

E poi c’è la questione della sopravvivenza. Altre potenziali civiltà extraterrestri hanno una vita lunga come quelle sulla Terra? Se la ricerca di questa vita non rivela nulla entro una distanza di 7000 anni luce, i ricercatori suggeriscono che ciò potrebbe significare due cose. In primo luogo, potrebbe significare che la vita di queste civiltà è inferiore ai 2000 anni, il che potrebbe suggerire che la nostra sta per finire. In secondo luogo, la vita sulla Terra sarebbe unica e si verifica in un processo molto più casuale rispetto ai limiti astrobiologici copernicani stabiliti nello studio.

Esopianeti nella Via Lattea
Due esopianeti in orbita attorno a una nana rossa (rappresentazione artistica). Credit: NASA\JPL-Caltech

L’attività delle nane rosse

Non tutti i fattori o le limitazioni sono stati inclusi nello studio, come il fatto che le piccole stelle (le nane rosse ad esempio) rilasciano radiazioni dannose verso i pianeti posti nella fascia abitabile, il che è un problema dibattuto. Le nane rosse sono comuni nella nostra galassia e sono note per ospitare pianeti rocciosi delle dimensioni della Terra. I ricercatori guarderanno oltre la nostra galassia per vedere se la vita può esistere al di fuori dei suoi confini.

L’immagine di copertina è una rappresentazione artistica

Fonte

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