Gli scienziati hanno confermato l’esistenza dell’esopianeta Proxima b, un pianeta terrestre e nella zona abitabile a “soli 4,2 anni luce” dalla Terra. 

Proxima b è un esopianeta in orbita nella zona abitabile, ovvero la distanza è tale che la temperatura media garantirebbe la presenza di acqua liquida, della nana rossa Proxima Centauri. I ricercatori hanno confermato l’esistenza del pianeta e sono stati in grado di indicare con precisione la sua massa, 1,17 volte quella della Terra, e la sua orbita, a 11,2 giorni attorno alla sua stella ospite.

Proxima b
Proxima b rappresentazione artistica. Credit: ESO/M. Kornmesser

Grazie ad ESPRESSO

Gli astronomi sono stati in grado di misurare accuratamente la massa e l’orbita dell’esopianeta grazie a ESPRESSO, uno spettrografo di fabbricazione svizzera sul Very Large Telescope in Cile. Proxima b è stato rilevato per la prima volta nel 2016 utilizzando un vecchio spettrografo noto come HARPS, ma la precisione di ESPRESSO si è dimostrata preziosa.

Rendering dello strumento ESPRESSO. Credit: ESO

Proxima c

A gennaio, i ricercatori hanno scoperto la presenza di un  possibile secondo esopianeta , una “Super Terra”, anch’esso in orbita attorno a Proxima Centauri, noto come Proxima c. Proxima c probabilmente non è abitabile, data la sua temperatura media. Tuttavia, è possibile che Proxima b abbia acqua liquida, dato che riceve quantità “comparabili” di energia dalla sua stella che la Terra riceve dal Sole. È solo una questione di sapere se l’esopianeta ha un’atmosfera per proteggerlo dai raggi X che provengono da Proxima Centauri.

Diametro angolare di Proxima Centauri vista dal pianeta, in confronto al diametro angolare del Sole visto dalla Terra. Credit: ESO/G. Coleman

Tante domande che troveranno risposte in seguito

Ma le domande sono ancora tante. Esiste un’atmosfera che protegge il pianeta da questi raggi mortali? E se questa atmosfera esiste, contiene gli elementi chimici che promuovono lo sviluppo della vita (ossigeno, per esempio)? Da quanto tempo esistono queste condizioni favorevoli? Ulteriori studi ed osservazioni cercheranno di rispondere a queste ulteriori ma fondamentali domande.

Riferimenti: