Grazie al telescopio Gemini, gli astronomi sono riusciti a misurare le dimensioni del disco di accrescimento di un buco nero supermassiccio. Ecco la loro scoperta.

A prima vista, le galassie possono apparire piuttosto tranquille. In realtà il centro di molte galassie è un ambiente turbolento con un buco nero supermassiccio che si alimenta di continuo. In orbita attorno a questi oggetti ci sono “dischi di accrescimento” fatti di gas e polvere, che alimentano il buco nero ed emettono abbondanti quantità di energia lungo tutto lo spettro elettromagnetico: dai raggi gamma ad alta energia ai raggi X, attraverso la luce visibile, fino agli infrarossi e alle onde radio.

Advertisement
Banner Plus

Il disco di accrescimento di un buco nero

Un buco nero supermassiccio. Credit: Pixabay

Lo studio dei dischi di accrescimento può migliorare la comprensione degli astronomi sui buchi neri e sull’evoluzione delle galassie che li ospitano. La maggior parte dei dischi di accrescimento, tuttavia, è impossibile da fotografare direttamente a causa delle loro distanze e delle dimensioni relativamente piccole. Gli astronomi utilizzano gli spettri della luce emessa dall’interno del disco per calcolarne le dimensioni e cercare di capirne il comportamento.

Usando questo sistema, gli astronomi sono riusciti a misurare le dimensioni del disco di accrescimento della galassia III Zw 002. Le osservazioni precedenti di III Zw 002 avevano già rivelato la presenza di un disco di accrescimento e uno studio del 2012 lo aveva confermato. Nel 2021 gli astronomi hanno deciso di integrare questi risultati con osservazioni nel vicino infrarosso utilizzando GNIRS, che è in grado di osservare l’intero spettro del vicino infrarosso (800-2500 nanometri).

Ebbene, i risultati indicano che la cosiddetta “linea Paschen-alfa” avrebbe un raggio di 16,77 giorni luce e la linea OI un raggio di 18,86 giorni luce. Si prevede inoltre che il raggio esterno della regione della linea larga sia di 52,43 giorni luce. Il modello indica anche che la regione della linea larga di III Zw 002 abbia un angolo di inclinazione di 18 gradi rispetto agli osservatori sulla Terra, e che il buco nero supermassiccio al suo centro sia 400-900 milioni di volte la massa del nostro Sole.

Riferimenti: NOIRLab