È stata scoperta una immensa bolla di galassie che potrebbe essere un residuo fossile, previsto dalla teoria del Big Bang, della nascita dell’universo.

Un team dell’UH Institute for Astronomy ha trovato una vasta bolla all’interno di una rete più ampia di galassie. All’entità è stato dato il nome Ho’oleilana, un termine tratto da un canto hawaiano di creazione. Si ritiene che la scoperta di questa immensa bolla situata a 820 milioni di anni luce dalla Terra sia un residuo fossile della nascita dell’universo. La nuova scoperta indica che queste strutture massicce sono previste dalla teoria del Big Bang come il risultato di increspature trovate nel materiale dell’universo primordiale, meglio note come Oscillazioni Acustiche Barioniche (o BAO).

Advertisement
Banner Plus

Gli astronomi hanno individuato la bolla utilizzando i dati di Cosmicflows-4 , che ad oggi è la più grande raccolta di distanze, misurate con precisione, delle galassie. Il suo team di ricercatori ritiene che questa potrebbe essere la prima volta che gli astronomi identificano una singola struttura associata a un BAO. La scoperta potrebbe aiutare a rafforzare la conoscenza degli scienziati sugli effetti dell’evoluzione delle galassie.

Un enorme bolla di materia

Laniakea
Rappresentazione artistica di Laniakea con la posizione della Via Lattea. Credit: Nature

Secondo la consolidata teoria del Big Bang, durante i primi 400.000 anni, l’universo era un calderone di plasma caldo simile all’interno del Sole. All’interno del plasma, gli elettroni erano separati dai nuclei atomici. Durante questo periodo, le regioni con una densità leggermente superiore iniziarono a collassare sotto la gravità, proprio mentre l’intenso bagno di radiazioni tentava di separare la materia. Questa lotta tra gravità e radiazione faceva oscillare o increspare il plasma diffondendolo verso l’esterno.

Le più grandi increspature nell’universo primordiale dipendevano dalla distanza che un’onda sonora poteva percorrere. Fissata dalla velocità del suono nel plasma, questa distanza era di quasi 500 milioni di anni luce, e fu stabilita una volta che l’universo si fu raffreddato e smise di essere un plasma, lasciando vaste increspature tridimensionali.

Nel corso degli eoni, le galassie si sono formate ai picchi di densità, in enormi strutture simili a bolle. I modelli nella distribuzione delle galassie, adeguatamente individuati, potrebbero rivelare le proprietà di questi antichi messaggeri.

Lo stesso team di ricercatori è stato quello che ha identificato il superammasso di Laniākea nel 2014. Quella struttura, che include la Via Lattea, è piccola in confronto. Estendendosi con un diametro di circa 500 milioni di anni luce, Laniākea si estende fino al bordo più vicino di questa bolla molto più grande.

Da sempre Passione Astronomia prova a costruire, attraverso la divulgazione scientifica, una comunità di persone più informate e consapevoli. È anche il motivo per cui molte persone come te si sono abbonate a Passione Astronomia e ne diventano ogni giorno parte integrante. Più siamo e meglio stiamo, e per questo invitiamo anche te a prenderlo in considerazione e diventare membro: il tuo supporto ci aiuta a portare avanti il nostro progetto.

Dalla profonda oscurità

Bolla galattica Ho'oleilana
Illustrazione di Ho’oleilana . La regione rossa (a sinistra) mostra il guscio racchiuso con le singole galassie raffigurate come minuscoli granelli luminosi. Credits: Frédéric Durillon, Animea Studio; Daniel Pomarède, IRFU , CEA Università Paris-Saclay

Il nome Hoʻoleilana deriva dal canto Kumulipo “Hoʻolei ka lana a ka Po uliuli” ovvero “dalla profonda oscurità provengono mormorii di risveglio”. La denominazione tradizionale di alcune scoperte astronomiche alle Hawai’i deriva dal programma ‘Imiloa, creato per dimostrare come la lingua hawaiana o ‘ōlelo Hawai’isi si possa fondere con la conoscenza scientifica.

Il team ha scoperto che Ho’oleilana era stata notata in un documento di ricerca del 2016 come la più importante tra le numerose strutture a forma di conchiglia viste nello Sloan Digital Sky Survey. Tuttavia, il lavoro precedente non aveva rivelato l’intera estensione della struttura e il team non aveva concluso di aver trovato un BAO.

Utilizzando il catalogo Cosmicflows-4, i ricercatori sono stati in grado di vedere un guscio sferico completo di galassie, identificarne il centro e mostrare che esiste un miglioramento statistico nella densità delle galassie in tutte le direzioni da quel centro. Hoʻoleilana comprende molte strutture ben note precedentemente trovate dagli astronomi, come la Grande Muraglia di Harvard/Smithsonian contenente l’ammasso del Coma, l’ammasso di Ercole e la Grande Muraglia di Sloan. Il Supercluster Boötes risiede al suo centro e anche lo storico Vuoto di Boötes, un’enorme regione sferica vuota, si trova all’interno di Hoʻoleilana.

Fonte: University of Hawai’i, The Astrophysical Journal