Una mappa composta da oltre 25.000 buchi neri supermassicci situati in regioni remote dell’Universo
Grazie al radiotelescopio Low Frequency Array (LOFAR) è stata prodotta la più grande mappa del cielo nella banda radio: essa rivela più di 25.000 buchi neri supermassicci attivi in galassie lontane.
La mappa
Come detto la mappa si basa su osservazioni in radio e i buchi neri dominano l’immagine. Pensate che pur essendo la più grande mai elaborata copre solo il 2% del cielo (nei prossimi anni verrà completata per quanto concerne l’emisfero boreale). Ma questa mappatura è fondamentale per scovare oggetti che emettono solo onde a frequenze radio ultra basse. L’osservazione dell’Universo a queste lunghe lunghezze d’onda è molto complessa: il motivo è la presenza della ionosfera terrestre. L’effetto di quest’ultima sulle osservazioni è paragonabile, ad esempio, ad osservare oggetti mentre si è immersi in acqua. Per ovviare alle distorsioni gli scienziati hanno utilizzato supercomputer e nuovi algoritmi. Nuove e grandi scoperte ci attendono.
Riferimenti:
- https://arxiv.org/abs/2102.09238
- https://www.astron.nl/a-starry-sky-made-of-more-than-25000-supermassive-black-holes/
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