Ecco il superammasso Laniakea: la Terra, il sistema solare, la Via Lattea ne fanno parte. Il nostro posto nell’Universo, godetevi il video

Ecco il superammasso Laniakea: la Terra, il sistema solare, la Via Lattea ne fanno parte. La massa di Laniakea è incredibile: pensate è 100.000 milioni di volte più massiccio della nostra stella. E’ un ammasso di ammassi di galassia e la sua ‘rete’ si estende per ben 500 milioni di anni luce. A sua volta Laniakea è soltanto una minuscola regione dell’universo visibile che si estende secondo le stime attuali per 90 miliardi di anni luce. Laniakea comprende 100 mila galassie, tra cui la nostra Via Lattea, dimora del nostro Sole e del nostro sistema solare. Gli scopritori gli hanno dato un nome che significa “immenso paradiso” in hawaiano. Ora non vi resta che perdetevi in questo viaggio (è una simulazione):

Nel suo piccolo, Passione Astronomia ti aiuta a capire come funziona l’universo. E l’universo funziona meglio se le persone che ne fanno parte sono bene informate. Se hanno letto sciocchezze, bugie, veleni, poi va a finire come va a finire. Già ora non è che vada benissimo. Ecco perché è importante che qualcuno spieghi le cose bene. Passione Astronomia fa del suo meglio. Abbonati!

Il nostro Universo

L’Universo è in espansione (come provato da Hubble) e quindi le sorgenti di luce, come le stelle o meglio le galassie, si stanno allontanando dal nostro punto di osservazione. Se così non fosse il raggio dell’universo osservabile sarebbe pari a 13,8 miliardi di anni luce circa, ovvero la distanza percorsa dalla luce dall’inizio dell’Universo (dal Big Bang).

Ma poiché si sta espandendo, la distanza dell’orizzonte è molto più grande: una radiazione elettromagnetica partita 13,8 miliardi di anni fa che giungesse ora ad un osservatore sarebbe relativa a una sorgente che si è allontanata dall’osservatore stesso. Le ultime stime ipotizzano che lo spazio si potrebbe essere espanso per circa 4,7×1023 km ovvero 46,5 miliardi di anni luce. Dunque il diametro della sfera sarebbe pari proprio a 93 miliardi di anni luce.

Immagine di copertina credit Nature (YouTube)