Durante l’Escursione di Laschamps l’intensità del campo magnetico scese a meno del 10% della sua intensità attuale. Ecco cosa accadde.
Forse in pochi sanno che circa 41.000 anni fa il campo magnetico terrestre ebbe una specie di collasso. Gli scienziati la chiamano Escursione di Laschamps, un evento geomagnetico breve ma estremo che prende il nome dai campi vulcanici francesi dove fu identificato per la prima volta. Al momento dell’Escursione di Laschamps, verso la fine del Pleistocene, i poli magnetici terrestri non si invertirono come accade ogni poche centinaia di migliaia di anni. Al contrario, si spostarono, in modo irregolare e rapido, per migliaia di chilometri. Allo stesso tempo, l’intensità del campo magnetico scese a meno del 10% della sua intensità attuale.
Aurore all’equatore durante il collasso del campo magnetico terrestre

Durante l’escursione di Laschamps, quando la magnetosfera si disgregò, ci furono una serie di effetti sulla Terra. Gli scienziati parlano di aurore, normalmente visibili solo nei cieli vicino ai poli come le aurore boreali o quelle australi, che si spostavano verso l’equatore, e dosi di radiazioni solari significativamente superiori a quelle attuali. Insomma, i cieli di 41.000 anni fa potrebbero essere stati tanto spettacolari quanto minacciosi.
Le ripercussioni per la vita sulla Terra
Per le persone che vivevano sulla Terra a quel tempo, Neanderthal e i primi Homo sapiens, le aurore boreali potrebbero essere state l’effetto più immediato e sorprendente. Con l’indebolimento del campo magnetico, una maggiore quantità di radiazioni avrebbe raggiunto la superficie terrestre, aumentando il rischio di scottature, danni agli occhi, difetti congeniti e altri problemi di salute. Le persone potrebbero aver adottato misure pratiche: trascorrere più tempo nelle grotte, produrre abiti su misura per una migliore copertura o applicare sulla pelle una “protezione solare” a base di pigmenti minerali a base di ocra.
Potrebbe verificarsi di nuovo?
L’escursione di Laschamps non è stata un evento isolato. Simili perturbazioni del campo magnetico terrestre si sono già verificate in passato e si verificheranno di nuovo. Comprendere come gli antichi esseri umani hanno reagito può fornire informazioni utili su come gli eventi futuri potrebbero influenzare il nostro mondo, e forse persino aiutarci a sopravvivere. Lo spazio può essere vasto, ma ci collega tutti. E a volte, costruire un ponte tra la Terra e lo spazio inizia dalle cose più piccole, come l’ocra, un cappotto o persino la crema solare.
Per saperne di più:
- Leggi i dettagli dello studio su Science Advances.