Secondo l’ultimo rapporto dell’Onu, la CO₂ ha raggiunto una concentrazione media globale di 420 parti per milione, la stessa di 5 milioni di anni fa.

L’ultimo rapporto pubblicato dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) delle Nazioni Unite lancia un nuovo allarme: per trovare livelli di anidride carbonica (CO2) paragonabili a quelli attuali, bisogna tornare indietro di almeno 5 milioni di anni. Nel 2023, infatti, le emissioni di gas serra hanno raggiunto un nuovo record, portando la concentrazione globale di CO₂ a una media di 420 parti per milione (ppm). Questo valore rappresenta una condizione senza precedenti per l’epoca moderna e fa emergere scenari di rischio significativo per il clima globale.

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L’ultima volta in cui la Terra ha registrato questi livelli di CO2

Come sono cambiate le temperature globali dal 1990 al 2021. Crediti: NOAA

L’ultimo periodo in cui la Terra ha registrato livelli simili di CO₂ risale a circa 3-5 milioni di anni fa. Durante quell’epoca, la temperatura media del pianeta era di 2-3°C superiore a quella attuale, mentre il livello dei mari si innalzava di 10-20 metri rispetto a oggi. Questi dati non rappresentano solo un ritorno al passato, ma delineano un futuro in cui, se le emissioni non verranno drasticamente ridotte, i cambiamenti climatici e ambientali potrebbero divenire irreversibili.

La CO2 nell’atmosfera

La CO₂ ha una vita estremamente lunga nell’atmosfera, il che significa che, anche riducendo le emissioni rapidamente fino a raggiungere il cosiddetto “zero netto”, gli effetti del riscaldamento globale continueranno a farsi sentire per decenni. Infatti, l’accumulo continuo di CO₂ e altri gas serra come il metano e il protossido di azoto nell’atmosfera non fa altro che aumentare il riscaldamento globale, intensificando i fenomeni climatici estremi già in atto. Ondate di calore, siccità e tempeste più violente sono solo alcuni dei segnali tangibili di un pianeta in rapido riscaldamento.

La COP29 dall’11 al 22 novembre

Il rapporto della WMO arriva in un momento cruciale: a breve, dall’11 al 22 novembre, si terrà la COP29, il vertice mondiale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, ospitato quest’anno a Baku, in Azerbaigian. La 29ª Conferenza delle Parti (COP29) si presenta come un’occasione decisiva per negoziare nuove politiche globali e stabilire obiettivi più ambiziosi per limitare le emissioni e contenere l’innalzamento delle temperature. I leader mondiali dovranno confrontarsi con le gravi implicazioni di un sistema climatico alterato e discutere misure che potrebbero fare la differenza in un contesto dove il tempo si fa sempre più breve.

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