Gli scienziati hanno scoperto un cratere simile a quello che spazzò via i dinosauri, 66 milioni di anni fa. Una delle più solide teorie della nostra storia rischia di essere riscritta.
Ne abbiamo parlato spesso, anche qui su Passione Astronomia: la teoria più accreditata per spiegare l’estinzione dei dinosauri è quella secondo la quale un asteroide di oltre 10 km di diametro colpì quello che oggi è il Golfo del Messico, 66 milioni di anni fa. Ma se non fosse l’unico asteroide caduto sulla Terra? Se ce ne fosse stato un altro a bombardare la Terra in quel periodo e a spazzar via i dinosauri? A chiederselo anche gli scienziati che hanno trovato un secondo cratere da impatto, più piccolo, dall’altra parte dell’Atlantico. Soprannominato Nadir Crater, si trova a più di 300 metri sotto il fondale marino, a circa 400 km al largo della costa della Guinea, nell’Africa occidentale.
Cosa sappiamo del cratere da impatto scoperto sotto l’Atlantico
Il nuovo cratere è largo 8,5 km: è probabile che l’asteroide che lo ha creato fosse largo poco meno di mezzo chilometro. Questa depressione nascosta in fondo all’Atlantico è stata scoperta dal dottor Uisdean Nicholson, mentre studiava i cambiamenti climatici del passato. In particolare stava analizzando i dati sismici, cercando un posto dove perforare, sotto l’Oceano Atlantico. Ebbene, la forma di Nadir è proprio il segno dell’impatto di un asteroide. Ha il bordo rialzato che circonda un’area centrale e poi strati di detriti che si estendono verso l’esterno, ha raccontato l’uomo alla BBC.
In confronto all’asteroide che ha creato il mega cratere nel Golfo del Messico, gli effetti di questo sarebbero stati molto più piccoli. Le simulazioni degli scienziati, tra cui la dottoressa Veronica Bray dell’Università dell’Arizona, indicano che questo nuovo cratere appena scoperto sia stato causato dalla collisione con un asteroide largo 400 metri in 500-800 metri d’acqua. Questo impatto avrebbe poi creato uno tsunami alto oltre un chilometro, oltre a un terremoto di magnitudo 6,5. L’energia rilasciata sarebbe stata 1.000 volte maggiore di quella dell’eruzione e del successivo tsunami che si sono verificati a Tonga all’inizio di quest’anno.
Riferimenti: BBC
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