Il nostro pianeta è raro, prezioso e fragile. Sta a noi tutti rispettarlo e proteggerlo. Ecco una serie di immagini che ritraggono la nostra casa dallo spazio.
Per festeggiare la giornata della Terra, l’Earth Day 2024, abbiamo deciso di mostrarvi quanto il nostro pianeta sia unico, bello e delicato. Tutti noi siamo chiamati a proteggerlo, perché non troveremo facilmente un altro pianeta così. Ecco una “carrellata” di fotografie della Terra dallo spazio, raccolte appositamente dalla redazione di Passione astronomia.
Un pianeta unico, la Terra
Con l’avvento dei voli aerospaziali, la nostra prospettiva cosmica è cambiata per sempre. Ecco in alto la primissima immagine della Terra dallo spazio, risalente al 1945. Il mosaico fu reso possibile dopo una serie di voli orbitali che mostrarono anche la curvatura della superficie terrestre.
Anche grazie all’avvento di tecnologia aerospaziale di ultima generazione, siamo in grado di avventurarci abbastanza in alto da fotografare la curvatura della Terra. Ecco invece qui sotto uno scatto proveniente da un progetto studentesco del MIT del 2009.
“Da qui la vista è magnifica”
Non c’è dubbio che dalla bassa orbita terrestre, gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale possano godere di una vista privilegiata sul nostro pianeta.
Anche dallo spazio si può godere della grande varietà di ecosistemi e ambienti presenti sulla Terra. Vulcani dormienti e attivi hanno letteralmente plasmato la superficie del nostro pianeta. Nella foto qui sotto la cenere vulcanica che fuoriesce dalla cima del Kamchatka, in Russia, annerisce la neve sulle vette più vicine.
Fiumi e ghiacciai solcano il nostro pianeta disegnando linee artistiche sulla sua superficie. Ecco il Rio delle Amazzoni, l’unico fiume che trasporta più acqua di qualsiasi altro corso sulla Terra.
I ghiacciai della Patagonia sono purtroppo tra i più colpiti dal riscaldamento globale e si stanno sciogliendo a velocità inaudite. La loro bellezza, però, è innegabile. Pochi minuti prima di scattare questa foto, la Iss stava sorvolando una foresta pluviale tropicale, a dimostrazione di quanto sia vario il nostro pianeta.
Gigante gassoso? Ma no, è la Terra!
Ecco una foto che sembra scattata ad un gigante gassoso, ad esempio Giove! Si tratta di caratteristiche comuni a pianeti giganti che però compaiono anche nelle nostre nuvole. Si verificano soprattutto nelle nuvole sopra agli oceani, ogni volta che l’aria si muove a velocità diverse da strato a strato.
In cima all’altopiano tibetano ci sono due laghi, uno più piccolo color verde acqua e uno più grande, di un bel blu acceso. Quello più piccolino è meno profondo e probabilmente popolato da alghe e minerali che gli hanno donato questo colore unico.
Vulcani ormai spenti, invece, mostrano i segni e le cicatrici della formazione del nostro fantastico pianeta.
Gli atolli, invece, mostrano la decadente bellezza dell’erosione del tempo. Nella foto qui sotto le fasi finali di un’isola, che assomiglia in qualche modo al logo di Superman. Formata dal vulcanismo, si sta lentamente sgretolando e inabissando. All’esterno ci sono barriere coralline che crescono lungo la piattaforma continentale.
Il tutto reso possibile da una sottile atmosfera. A bordo della Stazione Spaziale Internazionale gli astronauti assistono a 16 albe e tramonti, godendosi anche i colori dei vari strati che compongono l’atmosfera terrestre.
I cambiamenti climatici
Grazie al continuo monitoraggio delle principali agenzie spaziali, gli scienziati tengono sotto controllo la salute del nostro pianeta.
Più ci allontaniamo, più ci rendiamo conto dell’insignificanza cosmica dell’uomo e della Terra. Ecco la foto scattata alla Terra dall’Apollo 8 in orbita attorno alla Luna nel 1968, un anno prima di mettere piede sul nostro satellite per la prima volta.
Dallo spazio interplanetario i nostri dettagli diventano sfocati e i colori sbiadiscono. Ecco una splendida fotografia scattata dalla sonda Voyager 1, quando si lasciò la Terra alle spalle, poco dopo essere partita, il 18 settembre del 1977.
Siamo solo un puntino nell’infinità del cosmo. Ecco uno splendido scatto della sonda Cassini, con il Sole nascosto dietro Saturno. Nel riquadro zoommato, invece, il sistema Terra-Luna, in una delle fotografie più lontane mai scattate al nostro pianeta.
Non potevamo non inserire anche la mitica “Pale Blue Dot” nella nostra serie di foto per festeggiare l’Earth Day 2024. Fu il primo ritratto del sistema solare realizzato da Voyager 1. A tale distanza, la Terra non è che un puntino nell’oscurità e si può ben vedere al centro di uno dei raggi di luce sulla destra.