Grazie ai telescopi Hubble e Keck, è stato creato un video 3D della galassia gigante M87 contenente un buco nero con una massa 5,4 miliardi di volte quella del Sole

Gli astronomi hanno scelto una delle ellittiche più vicine alla Terra, M87, situata a 54 milioni di anni luce di distanza nel cuore del vasto ammasso di galassie della Vergine. Seguendo il movimento delle stelle attorno al centro di M87, come le api attorno a un alveare, hanno misurato che la galassia ha la forma di una patata. Non solo, ha un asse lungo e corto che definisce un’ellisse ma hanno misurato un terzo asse che aiuta a definire la tridimensionalità (il termine geometrico è triassiale).

Video della galassia M87.
Credit NASA, ESA, J. Olmsted (STScI), F. Summers (STScI)C. Mamma (UC Berkeley)

Sebbene viviamo in un vasto universo tridimensionale, gli oggetti celesti visti attraverso un telescopio sembrano piatti perché tutto è così lontano. Ora, per la prima volta, gli astronomi hanno misurato la forma tridimensionale di una delle galassie ellittiche più grandi e vicine a noi, M87. Questa galassia risulta essere “triassiale”. Questa visione è stata resa possibile combinando la potenza del telescopio spaziale Hubble della NASA e l’Osservatorio WM Keck a terra a Maunakea, nelle Hawaii. Gli scienziati hanno realizzato la trama 3D misurando i movimenti delle stelle che orbitano attorno al buco nero centrale supermassiccio della galassia. Tracciare le velocità e la posizione delle stelle ha permesso ai ricercatori di costruire una visione tridimensionale della galassia.

I telescopi Hubble e Keck assemblano una vista 3D della galassia M87
I telescopi Hubble e Keck assemblano una vista 3D della galassia M87.
Credit NASA, ESA, J. Olmsted (STScI), F. Summers (STScI)C. Mamma (UC Berkeley)

Gli astronomi sono stati in grado di determinare con alta precisione la massa del buco nero al centro della galassia, stimandola a 5,4 miliardi di volte la massa del Sole. Quando l’Event Horizon Telescope, una collaborazione internazionale di telescopi terrestri, ha rilasciato la prima immagine in assoluto dello stesso buco nero nel 2019, le dimensioni del suo orizzonte degli eventi hanno permesso ai ricercatori di calcolare una massa di 6,5 miliardi di masse solari utilizzando Teoria della relatività generale di Einstein.

Fonte: hubblesite

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