Secondo l’ONU, il buco dell’ozono antartico è sulla buona strada per chiudersi quasi completamente entro il 2066.

Con i satelliti Aura, Suomi NPP e NOAA-20, la NASA e la NOAA, hanno rilevato che Il buco dell’ozono al polo sud terrestre ha coperto una superficie media di circa 23.2 milioni di chilometri quadrati tra il 7 settembre e il 13 ottobre 2022. Nonostante alcune oscillazioni, insomma, il buco dell’ozono antartico si sta riducendo nel corso degli ultimi due decenni.

Mappa della Terra che mostra il buco dell’ozono sull’Antartide in data 5 ottobre 2022, quando ha raggiunto la sua massima estensione dell’anno (circa 26.4 milioni di chilometri quadrati). Credit: NASA Earth Observatory da Joshua Stevens.

Ricordiamo che lo strato di ozono è una porzione di stratosfera che protegge la Terra dai raggi ultravioletti solari, ma che ogni settembre si assottiglia formando una sorta di buco: gli elementi cosiddetti alogeni (principalmente il cloro e il bromo), catalizzano alcune reazioni chimiche in grado di convertire le molecole di ozono in altre.

A proposito di ambiente, ti sei mai chiesto perché le previsioni meteo sbagliano?

Dopo l’allarme per la perdita di ozono negli anni Ottanta, lo strato di ozono è gradualmente migliorato grazie al Protocollo di Montreal entrato in vigore nel 1989. Quest’ultimo è un accordo internazionale che ha contribuito a eliminare circa il 99 per cento delle sostanze chimiche che riducono l’ozono, come i clorofluorocarburi.

L’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite), in particolare, ha recentemente affermato che lo strato di ozono dovrebbe essere quasi completamente sanato entro il 2040 in tutto il mondo, a parte le regioni polari: entro il 2045 per l’Artico e il 2066 per l’Antartide.

Per finire, ecco un video della NASA che approfondisce le cause del buco dell’ozono, i suoi effetti sul nostro pianeta e quali sono le previsioni future al riguardo.

Fonti: NASA, The Guardian.

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