Le critiche dell’astrofisico Neil deGrasse Tyson imposero a James Cameron un cambio “visivo” nelle scene notturne di “Titanic”. Ecco come sono andate le cose.

Il cielo stellato sopra Rose che galleggia sulla famosa porta in mezzo all’Oceano non sarebbe stato lo stesso che avrebbe visto un passeggero a quelle latitudini e a quell’ora della notte, nell’aprile del 1912. A dirlo il famoso astrofisico Neil deGrasse Tyson, che inviò un’email piuttosto aspra al regista di “Titanic”, James Cameron. In altre parole, non è quello il cielo stellato che avrebbe visto Rose in quel periodo dell’anno e in quella precisa zona dell’Atlantico. Per tutta risposta, Cameron disse: “Avrei dovuto saperlo, ma va bene, mandami le stelle giuste per quell’ora esatta e le inserirò nel film”.

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Leonardo DiCaprio e Kate Winslet in una scena del film. Credit: 20th Century Fox

Le critiche a James Cameron

Questa è forse l’unica modifica “tecnica” al film di James Cameron. Il regista, fra l’altro, è famoso per la meticolosità con cui inserisce i dettagli nei suoi film. Insieme alla troupe, infatti, ha ricreato ogni dettaglio storico del film, anche sfruttando il progetto originale della nave.

Le critiche mosse da Tyson riguardano più che altro la profondità visiva del cielo notturno che vediamo nel film. La critica cinematografica Anne Hornaday ha detto che comunque questa modifica non migliora né sminuisce il fascino di una pellicola che ha fatto letteralmente la storia del cinema negli anni Novanta.

Riferimenti: Washington post

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