Ecco la grande guida all’osservazione del cielo di Gennaio. Visibilità di costellazioni, di pianeti e di tutti gli eventi celesti
Messo alle spalle il solstizio d’inverno ci immergiamo nel nuovo anno partendo proprio dal cielo di Gennaio 2023. Nella seguente immagine trovate la situazione della volta nel giorno 15 alle 20.

La partenza senza alcun dubbio a sud – est dove si erge maestosa la costellazione di Orione con la sua nebulosa omonima. Osservatela anche attraverso un binocolo perché è uno spettacolo: letteralmente una fucina di nuove stelle.

Sempre a sud – est ecco le costellazioni del Cane Maggiore (con la stella Sirio, la più brillante, apparentemente, dell’intera volta celeste) ed il Cane Minore con Procione stella guida. Sirio, Procione e Betelgeuse (di Orione) formano il cosiddetto ‘Triangolo Invernale’, un asterismo (gruppo di stelle che ricorda una forma geometrica) ben noto. Cercatelo nelle fredde notti invernali.

Allo zenit, ecco il Perseo, il Toro (con l’ammasso delle Pleiadi) e l’Auriga. A nord continua la danza tra l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore con la Stella polare sempre riconoscibile a partire dal ‘Grande Carro’. Qui trovate la guida. A ovest, ecco il Pegaso ed i Pesci: in questa zona del cielo si trova la galassia di Andromeda che indubbiamente merita uno sguardo (visibile ad occhio nudo sotto cieli privi di inquinamento luminoso).
Per chi voglia approcciarsi all’osservazione del cielo, consigliamo il libro di Daniele Gasparri, “Primo incontro con il cielo stellato“. Ecco il link.
Osservazione dei pianeti
Per gli appassionati di osservazione e fotografia planetaria, la stagione dei pianeti sta volgendo al termine. Saturno è ormai lontano, Giove potrà dare ancora qualche ultima soddisfazione, per lo meno all’inizio del mese. Ben piazzati per l’osservazione anche Urano e Marte, ormai in allontanamento, ma la cui opposizione è avvenuta il mese scorso.

https://www.instagram.com/francesco_cuccio_astronomy/
Ricordiamo che il momento migliore per l’osservazione dei pianeti interni (Mercurio e Venere) coincide con la loro distanza (elongazione) massima dal Sole per ovvi motivi, mentre per i pianeti esterni il momento migliore è l’opposizione, ovvero quando si trovano allineati a Sole e Terra e dalla parte opposta di quest’ultima rispetto al Sole. In questa posizione infatti la distanza dalla terra è minima, l’illuminazione è massima e il pianeta rimane sopra l’orizzonte per tutta la notte.

Marte (mag.: -0.7, dimensione apparente: 12.7”) ancora ben piazzato – anche se in rapido allontanamento – dopo l’opposizione avvenuta nel mese di dicembre. Lo vedremo sorgere dopo le 13:00, raggiungere il transito dopo le 21:00 a un’altezza di oltre 68° e tramontare intorno alle 5 di mattina.


Giove (Mag.: -2.3, dimensione apparente: 37.7”) Lo vedrete – si fa per dire – sorgere prima delle 11:00, raggiungere elevazione massima intorno alle 17:00 (44°di altitudine circa) e tramontare intorno alle 23. L’elevazione – quest’anno – è particolarmente favorevole rispetto agli anni precedenti. Giove è uscito dall’opposizione il 26 settembre scorso, offrendo ancora qualche possibilità di osservazione e fotografia la sera, subito dopo il tramonto.


https://www.instagram.com/francesco_cuccio_astronomy/
Saturno (Mag.: +0.8, dimensione apparente: 15.6”) uscito dall’opposizione il 14 di agosto scorso, si trova ora troppo vicino al sole per essere osservato se non poco dopo il tramonto ad un’altezza purtroppo molto scarsa. Sorgerà intorno alle 9:30, raggiungendo il transito intorno alle 14:30 per poi tramontare intorno alle 19:30. La sua dimensione angolare decrescerà progressivamente fino alla congiunzione solare a metà febbraio 2023. Per chi volesse osservarlo, consigliamo di sfruttare questa ultimissima finestra di visibilità anche se dalle nostre latitudini l’altitudine non sarà ottimale (intorno ai 30°). La visibilità del polo sud del pianeta aumenterà ancora fino al 2025.


https://www.instagram.com/francesco_cuccio_astronomy/

Urano (Mag.: +5.7, dimensione apparente: 3.6”) uscito dall’opposizione dell’ 8 novembre scorso, sarà visibile ancora per buona parte della notte, sorgendo intorno alle 12:30, raggiungendo il transito (a circa 60° di altitudine) intorno alle 19:30, per poi tramontare dopo le 2:30 del mattino. Questo è ancora un buon momento per osservarlo, subito dopo il tramonto. Ricordiamo che – in ogni caso – Urano non può essere osservato a occhio nudo.

https://www.astrobin.com/users/Viper/

Nettuno (Mag.: +7.9, dimensione apparente: 2.2”) uscito dall’opposizione il 17 settembre scorso, ormai vicino al sole, potrà essere osservato subito dopo il tramonto per un breve lasso di tempo. Lo vedremo sorgere a est intorno alle 10:30, raggiungere il transito intorno alle 16:20 per poi tramontare intorno alle 22:30. Per tutto il mese si troverà piuttosto vicino al pianeta Giove, precedendolo. Al transito raggiungerà un’altitudine di circa 40°. Anche Nettuno – in ogni caso – non è visibile a occhio nudo.

https://www.astrobin.com/users/Viper/

Mercurio (Mag.: +0.7, dimensione apparente 8.8”) – a causa della sua vicinanza al sole – è sempre di difficile (e pericolosa) osservazione. Mercurio si troverà in congiunzione solare superiore il 7 di gennaio e in massima elongazione ovest il 30, presentandosi quindi alla massima distanza angolare dal sole. Sarà visibile quindi a fine mese prima dell’alba, anche se l’altezza sull’orizzonte sarà bassa.

https://www.astrobin.com/users/Viper/

Venere (Mag.: -3.9, dimensione apparente: 11.1″) sarà visibile la sera dopo il tramonto, in posizione sempre più favorevole col progredire del mese a causa della distanza dal Sole sempre crescente.

https://www.astrobin.com/users/Viper/

Visibilità della Via Lattea
Gennaio permette comunque di osservare e fotografare la Via Lattea, seppur in maniera meno interessante rispetto all’estate. In questo mese infatti siamo in piena configurazione invernale. Il nucleo non è quindi visibile sopra l’orizzonte, ma durante la nottata sarà possibile osservare comunque una porzione di galassia ricca di oggetti interessanti. La Via Lattea sarà visibile già dopo il crepuscolo in direzione Ovest, e apparirà in cielo da subito con inclinazione praticamente verticale. Nel corso della notte si sposterà nettamente verso Nord Ovest e poi Nord, e contemporaneamente continuerà a tramontare.

https://www.instagram.com/stefano_maraggi_photography/
In base a queste caratteristiche è consigliata una composizione verticale e ritrarre l’intero arco galattico (visibile) è molto complicato, quindi sconsigliato. Per una buona osservazione sappiamo bene quanto sia importante avere il cielo sgombro dalla Luna, e si consiglia o metà mese o dopo il 14 gennaio, giorni in cui il nostro satellite sorgerà a notte già inoltrata, regalandoci una finestra di qualche ora. Le notti migliori sono come sempre quelle di Luna nuova, a partire dal 21 Gennaio.
Osservazione della Luna ed eventi celesti
La Luna piena ci sarà il 6 gennaio alle 23:07. L’ultimo quarto cadrà il 14 mentre La Luna nuova cadrà il 21 Gennaio ed infine il primo quarto il 28 Gennaio. La Luna è ben osservabile già con un binocolo abbastanza economico e noi vi consigliamo questo: Celestron Up Close G2 10X50 Binocolo.

https://www.instagram.com/francesco_cuccio_astronomy/
Inoltre arriverà (in realtà è già visibile) una cometa! Trovate la guida all’osservazione al seguente link: https://www.passioneastronomia.it/la-cometa-c-2022-e3-ztf-forse-sara-visibile-ad-occhio-nudo/. Seguiranno guide! Buone osservazioni e cieli sereni.
Articolo redatto da: Francesco Cuccio, Pasquale D’Anna, Stefano Maraggi