La NASA annuncia di aver finalmente completato un importante aggiornamento del software di Curiosity. Vediamo insieme di che si tratta.

Tra il 3 e il 7 aprile di quest’anno, le operazioni scientifiche del rover Curiosity della NASA erano state sospese. La NASA, infatti, stava installando nel rover un aggiornamento software pianificato già nel 2016. Ciò gli permetterà di muoversi con maggior rapidità e ridurre l’usura delle ruote. Ma non solo. Queste infatti sono solo due delle circa centottanta modifiche implementate.

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Cosa hanno miglioramento

Il rover marziano Curiosity della NASA sarà più veloce e ridurrà l’usura delle ruote grazie a due delle nuove funzionalità incluse nell’aggiornamento software completato il 7 aprile 2023. Crediti: NASA/JPL-Caltech/MSSS.

Tra i cambiamenti minori ce ne sono alcuni che, per esempio, riguardano i messaggi che vengono mandati dal rover alla stazione di controllo sulla Terra, e altri che semplificano i codici (questi sono difatti cresciuti in complessità a partire dal momento dell’atterraggio, avvenuto nel 2012, fino a oggi). Mentre le modifiche più importanti hanno, in un certo senso, potenziato Curiosity. Chiaramente, però, il rover non riesce a competere con quelli che l’hanno succeduto.

Giusto per fare un esempio, consideriamo il rover Perseverance. Quest’ultimo si muove scattando costantemente foto al terreno di fronte. Un apposito computer analizza queste fotografie permettendogli di navigare autonomamente. Al contrario, Curiosity non possiede un computer del genere: percorre dei segmenti, si ferma per elaborare le immagini del terreno di fronte e, quando è pronto, procede lungo il segmento successivo. Va da sè che, dovendosi fermare ripetutamente, impiega più tempo per spostarsi. Ma fortunatamente il nuovo software permetterà al rover di elaborare le immagini più velocemente, permettendogli così di ridurre i ‘tempi morti’.

Forse ricorderete, inoltre, che nel 2013 le ruote in alluminio di Curiosity iniziarono a mostrare segni di cedimento. Gli ingegneri si resero conto che le rocce taglienti stavano scheggiando i battistrada, perciò hanno poi escogitato un algoritmo per migliorare la trazione e ridurre l’usura delle ruote, regolando la velocità del rover in base al tipo di terreno.

Fonte: NASA.

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