Un satellite cinese ha perso misteriosamente pezzi a marzo. Ora, un astronomo ha scoperto cosa è probabilmente successo: il satellite sembra che si sia scontrato con parte di un razzo russo

Il mistero pare che si sia risolto: il satellite cinese pare si sia scontrato con un pezzo di un razzo russo a Marzo. I sensori della Space Force hanno rilevato nuovi detriti del Yunhai 1-02 (il satellite cinese lanciato nel 2019). Fino a qualche giorno fa il suo cedimento restava un mistero fin quanto la Space Force ha aggiornato il suo catalogo con l’oggetto chiamato 48078, un pezzo di un razzo russo Zenit-2 lanciato nel 1996, con una nota: “collisione con un satellite“.

L’annuncio dell’astronomo McDowell su Twitter

L’incidente ha creato 37 frammenti ma potrebbero essercene di più. Al momento sembra che la Cina sia ancora in grado di controllare il satellite (ha effettuato aggiustamenti dell’orbita a Marzo) e quindi la situazione dovrebbe essere sotto controllo. L’ultima volta che due grandi oggetti in orbita attorno alla Terra si sono schiantati l’uno contro l’altro è stato nel 2009, quando un satellite militare russo non funzionante si è schiantato contro un satellite per comunicazioni Iridium attivo sopra la Siberia. Da quel momento in poi ci sono stati diversi allarmi e fortunatamente nessun pericolo per noi qui sulla Terra ma l’incremento di queste possibili collisioni preoccupa e non poco l’intera comunità scientifica.

Illustrazione dei detriti intorno alla Terra. Credit: NASA’s Goddard Space Flight Center/JSC

Spazzatura spaziale

In orbita intorno alla Terra orbitano quasi 130 milioni di frammenti di spazzatura spaziale (satelliti abbandonati, veicoli spaziali non funzionanti, ecc…). Rappresentano un enorme pericolo in quanto i detriti viaggiano a 10 volte la velocità di un proiettile. Una tale velocità, aldilà della dimensione, metterebbe in serio pericolo anche gli astronauti all’interno di una navicella. Collisioni di questo tipo avverranno sempre più frequentemente se non si prenderanno provvedimenti in merito allo smaltimento dei rifiuti spaziali.

Riferimenti:

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