I membri del team hanno rimosso con successo i due elementi di fissaggio che avevano impedito l’accesso al resto del materiale dell’asteroide Bennu di OSIRIS-REx: ora possono analizzarlo

Prima di questo traguardo, il team aveva già raccolto più dei 60 grammi necessari per dichiarare la missione un vero successo. Attualmente sono in corso i passi per completare lo smontaggio del Touch-and-Go Sample Acquisition Mechanism, o TAGSAM, che rivelerà il resto delle rocce e della polvere. La missione, che è stata lanciata nel 2016 e ha trascorso i successivi sette anni viaggiando verso Bennu e fotografando l’asteroide prima di raccogliere il campione, ha riportato il campione sulla Terra il 24 settembre.

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Stiamo guardando indietro nel tempo

Asteroide Bennu
L’ingegnere Neftali Hernandez attacca uno degli strumenti sviluppati per aiutare a rimuovere due elementi di fissaggio finali che impedivano lo smontaggio completo della testa TAGSAM che contiene il resto del materiale raccolto dall’asteroide Bennu
Credit: NASA

Si pensa che il campione contenga i resti della formazione del sistema solare 4,5 miliardi di anni fa. Il resto del campione bulk sarà completamente visibile dopo alcuni passaggi aggiuntivi di smontaggio, quando gli specialisti delle immagini scatteranno foto ad altissima risoluzione del campione mentre è ancora all’interno della testa TAGSAM. Questa porzione del campione verrà quindi rimossa e pesata, e il team sarà in grado di determinare la massa totale del materiale di Bennu catturato dalla missione OSIRIS-REx. Lo sforzo di ingegneri e scienziati è encomiabile ed è stato fondamentale non solo per analizzare gli oltre 70 grammi di materiale a cui sono stati in grado di accedere in precedenza, ma anche per progettare, sviluppare e testare nuovi strumenti che gli hanno permesso di superare l’ostacolo dell’apertura dei due elementi di fissaggio dalla testa del campionatore.

Asteroide Bennu
Credit: NASA / Erika Blumenfeld e Joseph Aebersold

Ecco cosa è stato già fatto e quali saranno gli step successivi

Ad ogni modo gli scienziati hanno già sigillato ermeticamente alcuni dei campioni di Bennu per una migliore conservazione nel corso dei decenni, conservandone alcuni a temperatura ambiente e altri a -44 gradi Celsius. Nel frattempo, gli scienziati del Kuiper-Arizona Laboratory for Astromaterials Analysis hanno iniziato ad analizzare parte del materiale extraterrestre incontaminato che la missione ha consegnato. Entro la primavera, il team pubblicherà un catalogo dei campioni di OSIRIS-REx, che sarà disponibile per la comunità scientifica globale.

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