Nubi molecolari hanno rivelato la nascita di nuove stelle anche alla periferia della galassia M83. Ma cosa c’è di speciale in questa osservazione? Scopriamolo insieme in questo articolo
Come si formano le stelle? Ecco, tipicamente, il gas atomico presente nell’Universo si condensa in dense nubi molecolari, dove si sviluppano nuclei ancora più densi che innescano il tipico processo di formazione stellare. Questo processo è diffuso e valido nella parte interna delle galassie, ma diventa sempre più raro verso la loro periferia. Scoprire questa piccola nube molecolare così lontana dal centro di M83 ed esposta a un alto campo di radiazione ultravioletta ha spronato gli scienziati ad indagare con maggior fervore.
Un’osservazione internazionale
Le osservazioni hanno interessato l’utilizzato di diversi strumenti, tra cui l’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA), il Karl G. Jansky Very Large Array (VLA) e il Green Bank Telescope (GBT) del NRAO, insieme al telescopio Subaru dell’Osservatorio astronomico nazionale del Giappone (NAOJ) e al Galaxy Evolution Explorer (GALEX) della NASA. Lo studio ha rivelato un numero sorprendente di stelle molto giovani ai bordi estremi di molte galassie, ma gli scienziati non sono riusciti a capire come e perché queste stelle siano state formate perché non sono stati in grado di individuarne i siti di formazione.
Cuor di stelle
La ricerca ha scoperto ben 23 nubi molecolari che mostravano un diverso tipo di formazione stellare. I grandi corpi di queste nubi non erano visibili come le “classiche” nubi molecolari, si son riusciti ad osservare solo i loro densi nuclei di formazione stellare, proprio il “cuore” delle nubi. Questa scoperta fornisce un indizio essenziale per comprendere i processi fisici che generalmente portano alla formazione stellare. La scoperta di queste nubi molecolari ha rivelato inoltre un legame con un vasto serbatoio di gas atomico diffuso in quella zona – un’altra scoperta di questa ricerca. La formazione stellare ai bordi delle galassie è stata un mistero assillante sin dalla loro scoperta da parte del satellite GALEX della NASA 18 anni fa, quando le ricerche di nubi molecolari in quella zona si erano rivelate infruttuose. Il processo di formazione stellare è dunque in atto anche ai confini delle galassie.
