L’umanità sta per superare il record degli 8 miliardi il prossimo 15 novembre, ma la crescita della popolazione sta rallentando.

Il prossimo 15 novembre le Nazioni Unite prevedono che l’umanità raggiungerà la cifra record di 8 miliardi di persone. Ciò che impressiona di più è la velocità con cui abbiamo raggiunto questo traguardo. Dopotutto, gli esseri umani hanno raggiunto il primo miliardo solo nel 1804 e ci vollero altri 123 anni per raggiungere il secondo.

Si prevede una decrescita della popolazione mondiale intorno al 2100. Credit: Visual Capitalist

Siamo quadruplicati in meno di un secolo

Dal 1927 ad oggi il numero di esseri umani sulla Terra è quadruplicato, ma la crescita della popolazione non durerà per sempre. Il tasso di fertilità globale è in calo dal 1964: di conseguenza, la velocità di crescita della popolazione si è già stabilizzata. Le Nazioni Unite prevedono che l’umanità raggiungerà il suo picco, intorno agli 11 miliardi, entro la fine di questo secolo. Insomma, tra un secolo o due i nostri successori che vivranno in un pianeta meno affollato si guarderanno indietro ed esclameranno: “Guarda quanti eravamo una volta!”

A livello globale poi, il nostro è un pianeta letteralmente “asiatico”. Tutti gli altri continenti messi insieme non si avvicinano nemmeno lontanamente ai numeri che produce l’Asia. Da sola, infatti, rappresenta ben il 58% dell’umanità sulla Terra. Al secondo posto troviamo l’Africa (1,4 miliardi) che costituisce il 17,5%, seguita da Europa (750 milioni, ovvero il 9%), Nord America (602 milioni, 7,5%) e Sud America (439 milioni, 5,5%). L’Oceania, con 44 milioni di persone, è appena allo 0,5%.

Riferimenti: Big Think

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