Con la missione Luna-25, la Russia torna sul nostro satellite naturale a distanza di 47 anni dall’ultima volta.

La Russia ha deciso di riprendere in mano il suo programma di esplorazione lunare e oggi ha lanciato un lander verso il nostro satellite naturale. La missione Luna-25 è decollata a bordo di un razzo Soyuz-2.1b dal cosmodromo di Vostochny, nella regione dell’estremo oriente russo dell’Amur. L’ultima missione sovietica lunare risale al 1976, quando Luna-24 riportò con successo circa 170 grammi di campioni lunari sulla Terra.

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Il lancio di Luna-25

Se tutto va secondo i piani, Luna-25 trascorrerà i prossimi cinque giorni in viaggio verso la Luna, poi farà il giro del satellite per altri cinque o sette giorni. Il veicolo spaziale atterrerà quindi nella regione del polo sud lunare, vicino al cratere Boguslawsky. Una volta giunto sulla superficie, Luna-25 raccoglierà campioni per almeno un anno.

Ci è voluto più tempo del previsto perché la missione Luna-25 decollasse, prevista addirittura due anni fa. Uno dei principali problemi che hanno causato questi ritardi è dovuto all’invasione russa dell’Ucraina, iniziata a febbraio del 2022. L’ Agenzia spaziale europea (ESA) era stata contattata per fornire la telecamera di navigazione Pilot-D, costruita appositamente per aiutare Luna-25 a effettuare un atterraggio di precisione sulla Luna. A causa dell’invasione, però, l’ESA ha annullato la collaborazione con Roscosmos, insieme a una lunga serie di altri progetti spaziali.

Il presidente russo Putin ha detto che le sanzioni imposte alla Russia da Stati Uniti, Unione Europea e altri non impediranno alla nazione di effettuare nuove esplorazioni spaziali: “Nonostante tutte le difficoltà e i tentativi di interferire dall’esterno, implementeremo sicuramente tutti i nostri piani con coerenza e tenacia”, ha detto Putin.

Riferimenti: Space.com