Gli scienziati hanno utilizzato l’AI e un supercomputer per creare una simulazione dell’universo e calcolare l’influenza dell’energia oscura. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Un team di scienziati dell’University College di Londra ha utilizzato le misurazioni della materia visibile e di quella oscura per ricreare l’intero universo al computer. Dopo aver effettuato questa simulazione, i ricercatori hanno utilizzato l’intelligenza artificiale per ricavare una mappa precisa dell’universo che copre gli ultimi sette miliardi di anni e mostra come si è mossa l’energia oscura. I risultati mostrano l’incredibile cifra di 100 milioni di galassie in circa il 25% di cielo dell’emisfero meridionale della Terra. Senza l’intelligenza artificiale, la creazione di una mappa del genere avrebbe richiesto molte più osservazioni. I risultati aiutano a convalidare quali modelli di evoluzione cosmica sono praticabili se combinati con le dinamiche dell’energia oscura, escludendone altri che potrebbero non esserlo.

Raddoppiata la nostra precisione nella misurazione dell’energia oscura

Credit: Niall Jeffrey (UCL Physics & Astronomy)/et al)

L’energia oscura è la forza misteriosa che accelera l’espansione dell’universo, allontanando le galassie le une dalle altre, sempre più velocemente nel tempo. Immagina di dare a un bambino una sola spinta su un’altalena. L’oscillazione rallenta dopo che viene aggiunta la forza iniziale, ma invece di fermarsi, senza che tu spinga di nuovo, l’oscillazione riprende improvvisamente a muoversi ancora una volta. Sarebbe abbastanza strano di per sé, ma in realtà c’è di più. L’altalena inizierebbe anche ad accelerare dopo aver ripreso improvvisamente il movimento, raggiungendo altezze e velocità sempre maggiori. Questo è simile a ciò che accade nello spazio, con l’universo che ribolle verso l’esterno invece di un’oscillazione che si muove avanti e indietro.

Cosa ha causato questa accelerazione

Gli scienziati sostengono che l’energia oscura rappresenti circa il 70% del bilancio energetico e di materia dell’universo, anche se non sappiamo di cosa si tratta. Se si tiene conto della materia oscura, che rappresenta il 25% del totale e non può essere costituita dagli atomi con cui abbiamo familiarità (quelli che compongono le stelle, i pianeti, le lune, le stelle di neutroni, i nostri corpi e il nostro gatto), abbiamo accesso visibile a circa il 5% dell’intero universo.

L’energia oscura è una costante cosmologica?

“Non capiamo davvero cosa sia l’energia oscura, è una delle tante stranezze dell’universo. Ma è solo una parola che usiamo per descrivere una sorta di forza extra che allontana ogni cosa l’una dall’altra, mentre l’espansione dell’universo continua ad accelerare”, ha detto l’autore principale dello studio. “Il Dark Energy Survey sta cercando di capire cos’è l’energia oscura e ci aiuterà a capire anche se è una vera e propria costante cosmologica”.

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