Confermata l’esistenza delle stelle ritenute all’origine delle supernove povere di idrogeno e delle fusioni di stelle di neutroni.
Secondo uno studio recentemente pubblicato su Science, è stata scoperta una popolazione di 25 stelle private degli involucri di idrogeno dalle loro compagne. I risultati fanno luce su quei corpi celesti che si ritiene siano all’origine delle supernovae con collasso del nucleo povero di idrogeno e delle fusioni di stelle di neutroni.
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Come evolve una stella binaria calda e massiccia
Gli astronomi ritengono di aver trovato stelle spogliate aventi stelle di neutroni o buchi neri come compagne. Ma ‘spoglie’ in che senso? Man mano che le stelle si evolvono e si espandono fino a diventare giganti rosse, l’idrogeno ai bordi esterni di una può essere strappato dall’attrazione gravitazionale della sua compagna nel corso di decine o centinaia di migliaia di anni, lasciando così esposto un nucleo di elio molto caldo.
Utilizzando i dati del telescopio ottico e ultravioletto Swift Gamma Ray Burst Explorer, o Swift, i ricercatori hanno raccolto la luminosità di milioni di stelle nella Piccola e Grande Nube di Magellano, due delle galassie più vicine a noi. Quindi è stata utilizzata la fotometria ultravioletta per rilevare sistemi con emissioni insolite e segnalando la possibile presenza di una stella spogliata.
Con l’aiuto della spettroscopia ottica, ottenuta con i telescopi Magellano all’Osservatorio di Las Campanas tra il 2018 e il 2022, hanno infine dimostrato che le stelle erano calde, piccole, povere di idrogeno e appartenenti a sistemi binari, in linea con quanto previsto dai modelli.
Per concludere, segue la rappresentazione artistica di una stella che viene spogliata dalla compagna binaria.
Fonti: EurekAlert!, Science, ESO.
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