Conosciamo la composizione del nostro satellite naturale, la Luna, e sfortunatamente non si tratta di formaggio.

Per quanto ne sappiamo ora, circa 4.5 miliardi di anni fa la Terra entrò in collisione con un corpo delle dimensioni simili a Marte. I detriti entrarono in orbita attorno al nostro pianeta e si accumularono per formare il suo unico satellite naturale a circa 384.000 chilometri di distanza. Ma di cosa è fatta la Luna?

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L’interno della Luna

Rappresentazione artistica della struttura interna della Luna.

Al centro della Luna c’è un nucleo denso e metallico, in gran parte composto da ferro e un po’ di nichel. Il nucleo della Luna è relativamente piccolo (circa il 20% del suo diametro) rispetto ad altri mondi simili, come la Terra, i quali hanno nuclei che possono raggiungere anche quasi il 50% del loro diametro.

Sopra il nucleo ci sono il mantello e la crosta. Le differenze nella composizione tra questi strati raccontano che la Luna era in gran parte, o addirittura completamente, composta da un grande oceano di magma nella sua primissima storia. Quando l’oceano di magma cominciò a raffreddarsi, si formarono cristalli all’interno del magma. Pezzi di minerali del mantello più densi, come olivina e pirosseno, affondarono sul fondo dell’oceano. I minerali più leggeri si cristallizzarono e galleggiarono in superficie per formare invece la crosta lunare. Il mantello lunare, con uno spessore di circa 1350 km, è molto più profondo della crosta, che ha uno spessore medio di circa 50 km. Inoltre, la crosta lunare è più sottile sul lato rivolto verso la Terra rispetto a quello opposto, ma non non riusciamo ancora a spiegarne il motivo.

L’esterno della Luna

Fotografia delle impronte degli astronauti sulla superficie lunare, scattata da David Scott durante la missione Apollo 15, nel 1971. Crediti: NASA.

La superficie lunare sembra avere per lo più una consistenza fine e polverosa. In primo piano, nell’immagine sopra, potete vedere infatti le impronte degli astronauti, poi le tracce di ruote del rover che conducono in lontananza, verso una catena montuosa accidentata. Le aree luminose della Luna sono difatti conosciute come ‘monti’, mentre le strutture scure, chiamate ‘mari’, sono bacini da impatto che furono riempiti di lava tra 4.2 e 1.2 miliardi di anni fa. Queste aree chiare e scure rappresentano rocce di diversa composizione ed età, che forniscono la prova di come la crosta primordiale potrebbe essersi cristallizzata da un antico oceano di magma.

Quasi tutta la Luna è ricoperta da un mucchio di macerie di polvere grigio carbone, polverosa e detriti rocciosi chiamati regolite lunare. Sotto c’è una regione di roccia denominata megaregolite. Essendo l’atmosfera troppo rarefatta per impedire gli impatti, una pioggia costante di asteroidi, meteoroidi e comete colpisce la superficie. Nel corso di miliardi di anni, dunque, la superficie è stata ridotta in frammenti che vanno da enormi massi a polvere.

Immagine in evidenza: il cratere di Schrödinger, sul lato nascosto della Luna, vicino al Polo Sud lunare. Crediti: NASA.

Fonti: NASA, NASA.

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