Oggi, lunedì 15 maggio 2023, l’Italia ha già esaurito tutte le risorse disponibili per l’anno in corso. L’allarme degli scienziati.

Oggi è l’Overshoot Day Italia: abbiamo già esaurito le risorse disponibili per il 2023 e non è una bella notizia. C’è da dire, però, che la data coincide con quella del 2022 e cade ben 230 giorni prima della fine dell’anno. Nonostante non ci sia un peggioramento, il nostro debito ecologico rimane comunque altissimo, soprattutto se confrontato a quello di Paesi meno abbienti o più virtuosi come la Jamaica, Cuba o l’Ecuador. Se tutta l’umanità sfruttasse il Pianeta in questo modo, avrebbe bisogno di quasi 3 Terre e di almeno 5 Italie.

L’Overshoot Day 2023

overshoot day

A dirlo il Global Footprint Network. Anche nel 2023, il primo Paese a superare la soglia critica è stato il Qatar, lo scorso 10 febbraio. Hanno anticipato di qualche giorno l’Italia, la Germania (4 maggio) e la Francia (5 maggio). La più vicina alla scadenza naturale è la Jamaica (20 dicembre 2023), anche se ci sono popolazioni che non raggiungono l’Overshoot e che, anche se in misura limitata, contribuiscono a riequilibrare la bilancia terrestre.

Quando la domanda supera l’offerta, si crea una situazione di deficit ecologico, la stessa nella quale si trova anche l’Italia. La nostra biocapacità pro capite ammonta infatti a 0,8 Gha (ettari globali), ma ne usiamo ben 4,3 a testa, cioè 3,5 in più di quelli che dovremmo. Il debito del nostro Paese è cresciuto nel tempo. Nel 1961, quando è stato eseguito il primo monitoraggio, la carbon footprint per persona era di 2,4 Gha, a fronte di una biocapacità di 1 Gha. La forbice ha toccato la sua massima ampiezza nel 2006, quando abbiamo sfruttato 5,8 ettari globai, con conseguenze inequivocabili. Dopo il 2010 sono gradualmente diminuiti i beni ecosistemici a nostra disposizione.

Peggio solo il Giappone, che per soddisfare la sua spesa ambientale necessiterebbe di 8 Stati. I prossimi Paesi sul calendario del Global Footprint Network sono Regno Unito (19 maggio) e Cina (1 giugno 2023). Il prossimo 5 giugno invece, in occasione della Giornata internazionale dell’ambiente, sarà annunciato l’Earth Overshoot day. Nel 2022 è caduto il 28 luglio, ma le notizie disponibili sull’erosione delle coste, la desertificazione del suolo, la deforestazione e la ridotta produttività dei terreni agricoli non lasciano presagire un esito migliore.